Anno nuovo, live session nuova: stavolta difronte l’attento obiettivo delle camere di Pop Up Live Sessions una band che da qualche tempo sembrava scomparsa. E che invece ci dimostra di essere più viva che mai: signore e signori, arieccovi i Vanilla Sky.
Vincenzo Mario Cristi, “Vinx“, mi racconta un sacco di cose per telefono, siamo stati a chiacchierare per un tempo interminabile. Mi dice che i Vanilla Sky, per diverse motivazioni, si sono fermati per qualche anno. Un giorno Stefano di Pop Up chiede loro di fare una live session, sicché accettano di buon grado. Passano altri sei mesi dalla decisione, ma alla fine si riesce a concretizzare la live session che mostra al pubblico il singolo nuovo di zecca: “Stranger Things“.
Un chiarissimo rimando alla serie tv statunitense che ha fatto impazzire tutti i nostalgici delle atmosfere anni ’80 (e ’90). La scelta di girare la live session in uno skatepark (il bellissimo Bunker Skatepark di viale Kant a Roma) ha lasciato i Vanilla Sky contenti per due motivi. Sia perché, essendo due di loro (Vinx e Cisco) degli skater sin dall’adolescenza, hanno scoperto un nuovo skatepark nella loro città. Sia perché da sempre lo skate è simbolo del punk-rock, la loro musica. “Che non è mai stata di tendenza, un po’ come lo skate in quegli anni, quindi ci sembrava ovvia l’associazione” dice Vinx.
Vinx mi racconta divertito delle ore impiegate per trasportare tutta l’attrezzatura, scaricarla, montarla. Per poi riuscire a suonare solo mezz’ora. I gestori del parco, non appena i Vanilla Sky hanno iniziato a suonare, si sono resi conto dei volumi “importanti” della musica e hanno dovuto limitarne l’esecuzione. Ma nonostante le preoccupazioni legate alla mancanza di tempo, è andata bene: come si suol dire, buona la prima!
Il nuovo singolo, legato a un EP contenente anche altri brani, segnerà l’inizio del nuovo tour dei Vanilla Sky e vedrà i ragazzi impegnati dal 16 gennaio in giro tra Russia ed Europa dell’Est.
“Stranger Things” è nato dopo lo stop dei Vanilla Sky, i quali l’anno scorso volevano celebrare i 10 anni dall’uscita di “Changes“. Pensavano di fare un EP per l’occasione ma, per motivi logistici, non ci sono riusciti. L’estate scorsa sono stati chiamati per partecipare al Bay Fest 2017 di Bellaria-Igea Marina (RN) e per l’evento hanno deciso di realizzare un nuovo brano. “‘Stranger Things‘ strizza l’occhio agli anni ’80 – dice Vinx – perché usiamo il sintetizzatore, una novità per noi. Il testo di ‘Stranger Things‘ è l’assemblaggio delle migliori citazioni in lingua originale delle prima stagione della serie omonima“.
Chiedo a Vinx come mai hanno avuto tanto successo proprio in Russia, Giappone ed Europa dell’Est. Soddisfa subito la mia curiosità dicendomi che la loro prima casa discografica, la Wynona Records di Genova, piccola e ben organizzata, promuoveva moltissimo i propri artisti anche fuori dall’Italia. E una volta che i Vanilla Sky hanno pubblicato il primo disco, questo è uscito anche in Giappone nella casa discografica gemella di quella genovese.
Riguardo la Russia, la band ci era andata nel 2008 in tour riscuotendo un enorme successo, al punto che ogni due anni ricevevano offerte interessanti per tornarci. E i feedbeck migliori li ricevevano proprio da lì, dove il loro genere musicale andava e va molto. Perciò non solo hanno deciso di tornare, ma anche di premiare i supporter con due cover. Una riguarda un brano parte della colonna sonora di un classico della cinematografia sovietica. E l’altra invece una “icona pop” tutta italiana, che dopo “Umbrella” di Rihanna e “Just dance” di Lady Gaga era doveroso fare. “Italiano vero” di Toto Cutugno, è stata scelta sia perché era interessante giocare sull’attualissimo testo, sia perché il cantautore, come molti altri, è famosissimo in Russia.
“Sono mercati poco vincolati dalle tendenze, il pubblico è educato musicalmente – mi spiega Vinx parlando di Russia e Giappone – e, una volta scoperte le novità, i fan rimangono affezionati gli artisti e li seguono con passione“.
E il confronto con l’Italia è inevitabile, oltre che impietoso. Vinx fa il produttore nella vita e mi dice che ci sono molti artisti italiani validi, con alcuni ci lavorano quando non sono impegnati con i Vanilla Sky. I locali dove si può suonare tanto e fare gavetta sono diminuiti e gli artisti sono in più rispetto ai club. “Una volta il top era fare il disco. Adesso te lo fai a casa tua, ma non hai più grande possibilità di far sentire il tuo progetto e promuoverlo, di suonare in giro e suonare tanto” osserva amaramente Vinx.
Dulcis in fundo, non potevo esimermi dal chiedergli quando hanno in mente di sfornare un nuovo album. C’è del materiale nel cassetto, però per il momento è tutto in stand by, hanno deciso di dare priorità alle singole vite personali. Comunque hanno ricevuto e stanno ancora ricevendo offerte per tour sia in Italia che all’estero. Ma per giustificare un tour bisognerà fare un album nuovo. La speranza, perciò, è di non dover attendere tanto per risentirli e rivederli.
Nel frattempo ce li godiamo nella live session di Pop Up: