Arrivano dalla Sicilia gli Shameless, e si portano dietro un respiro internazionale ed una ricerca sonora interessante.
“Blossoms” è il primo disco degli Shameless. Un’autoproduzione tirata fuori giusto poche settimane fa e disponibile in streaming su Spotify.
E pochi giorni fa è uscito anche il videoclip di “Eyes of Spy (Perfect Rage)”, brano di apertura del disco.
Il video mi ha piacevolmente sorpreso. Avevo già ascoltato il disco, ma per conoscerli meglio ho preferito partire dal videoclip del singolo.
Lo firma Alessandro LaCognata ed è uno dei videoclip più interessanti che mi è capitato di vedere ultimamente.
Grande cura dei dettagli e sapiente bilanciamento di scene tra loro agli antipodi: si passa dalle immagini da documentario naturalistico (alla scoperta di insetti e serpenti coloratissimi e allo stesso tempo inquietanti) alle riprese dei componenti della band in viaggio all’interno di un’automobile e di una cupa notte. In mezzo una serie di piccole storie che si dipanano sullo sfondo, a raccontare micro-universi visti a volte dal di dentro, altre volte con la distanza con la quale potremmo guardare il mondo dall’alto di un satellite.
La vita racchiusa in un’alba, nella pelle candida di un neonato e in un occhio che pulsa come un cuore. La violenza di uno scontro su di un ring.
La quiete e la forza dell’acqua.
Mentre il cantante Ippolito Nicolini trova una sua personale dimensione che mi piace pensare a metà strada tra Mick Jagger (vedi le movenze del suo viso), Richard Ashcroft (i grandi occhiali da sole) e Nick Cave (il look ricercato).
Degli Shameless avevo sentito parlare come molto influenzati dal rock d’oltreoceano. Non per me. In “Eyes of Spy” io sento l’eco fortissima del dark e della new wave, maturata attraverso un percorso che ha digerito gli anni ottanta, il breat e il dream pop e sta cercando di tirarne le fila. Cosa non facile nel panorama della musica indipendente italiana di questi anni, tutta concentrata su ben altre strade. Ma ancora qualche coraggioso pioniere c’è. Per fortuna. È impossibile non pensare agli Other Voices, che di questa ricerca attraverso la musica inglese (e le sonorità e le mode che l’hanno attraversata dalla fine degli anni settanta e fino al nuovo millennio) continuano ad essere gli esempi più maturi e grandi maestri.
Gli Shameless sono: Ippolito Nicolini (voce, chitarra), Gianpaolo Cassarino (basso, tastiere), Alberto Difalco (batteria), Gaetano Scribano (chitarra), Giuliano Spataro (chitarra). “Blossoms” sta per “bocciolo” e l’insetto della copertina rimanda a qualcosa di simile ad un bruco, che aspetta la sua sacrosanta metamorfosi. Ad un ascolto attento mi sembra di trovare buoni motivi per credere che la farfalla potrà avere gran bei colori.