Sono due donne, sono francesi e sprizzano rock ‘n’ roll da tutti i pori. Sono le The Buns e giovedì 14 dicembre hanno portato sul palco delle Officine Sonore tutta la loro grinta sporca di rossetto.
Molly Jin e June Cooper, aka The Buns, sono parigine d’adozione e hanno registrato a Londra il loro primo album.
“Out Of Bounds” è uscito in Francia lo scorso aprile. Per il mercato inglese e quello italiano è stato invece distribuito con un’edizione diversa, dal titolo “Dangerous“, che è un mix tra gli EP precedenti ed il disco.
Nonostante un po’ di vicissitudini con il sound check, il live comincia ed infiamma subito gli animi presenti. Le The Buns hanno la capacità di trasmettere una forza melodica molto coinvolgente. Non c’è parte del mio corpo che non stia andando a ritmo delle loro canzoni.
Di loro si è detto di questo interessante contrasto tra l’aspetto angelico ed il modo dirompente non appena si accingono a suonare e cantare. Devo ammettere che è tutto è assolutamente calzante. Questo duo suona davvero un rock ruvido a dispetto dei loro visi puliti e ben truccati.
Questo aspetto da “gattine incazzate“, definizione data da un amico presente al concerto, probabilmente è il motivo per cui sono più apprezzate: si sa che il pubblico ama essere stupito.
Molly e June hanno suonato tanto e con molta carica, mostrando che un certo tipo di musica può coincidere con un alto grado di femminilità. C’era chi ballicchiava, chi ascoltava rimanendo fermo, chi scattava tante foto. Il pubblico delle Officine Sonore è ormai largamente abituato al rock “al femminile”, e premia con affetto e partecipazione tutte le artiste che ogni volta si sono esibite su quel palco.
Il duo francese è decisamente riuscito a portarci out of bounds per una sera, mostrandoci un mondo particolare, il loro. Un mondo fatto di bellezza, amore spassionato per la musica rock e orgoglio della propria femminilità.
Ad accompagnarmi c’era Matteo Branca, con la sua reflex caldissima ha fotografato il turbinio di emozioni e contrasti targato The Buns.