St.Vincent aka Annie Clark va a segno con un altro colpo!
Masseduction è un caleidoscopio musicale in cui sipassa da uno stile all’altro con una semplicità e una velocità disarmante. È un disco d’impatto, undisco intimo e sincero in cui St.Vincent racconta se stessa, un disco in cui perdersi e poi ritrovarsi.
Oppure, ancora meglio, perdersi e basta.
Arriva a distanza di tre anni dal precedente lavoro, ma già dal primo ascolto si può notare quanto è diverso da St.Vincent. Questo è un album più maturo e più aperto alla sperimentazione, slegato parzialmente dallo stile della Clark e completamente da un preciso ed identificabile genere musicale.
Non c’è un secondo in cui prendere fiato nel sesto album di St.Vincent, i cambi di registro sono imprevedibili e frequenti. La polistrumentista americana stupisce con componimenti veramente di alto livello, stilisticamente ricercati e allo stesso tempo piacevolmente ascoltabili.
In Masseduction è meno presente la signorina Clark sui tacchi a spillo che imbraccia la sua fuzzosa chitarra, mentre si trova più spazio per sonorità elettroniche e una particolare attenzione all’architettura sonora.
C’è una forte integrazione tra suoni e temi, il talento di St.Vincent si percepisce proprio in questo aspetto.
È difficile trovare qualcosa che non funzioni in Masseduction!
Anche l’eccessiva “plastificazione” del suono – nonostante non incontri il mio personale gusto – trova senso nella visione complessiva di questo lavoro. Molto apprezzati sono i passaggi che, in buona parte dei tredici brani, strizzano l’occhio, senza cadere nel mero citazionismo, agli anni settanta.
Che siano untributo o una riscoperta non è importante. Sono inseriti con naturalezza, buon gusto e, soprattutto, sono attualizzati in maniera efficace, si veda per esempio i tappeti sonori di “Slow Disco” oppure il finale della tiratissima “Los Ageless”.
Masseduction potrebbe essere definito tranquillamente pop, evitando di sfociare nel mainstream in cui perderebbe sia il suo valore che la sua attrattiva, mentre in questo marasma indie contemporaneo quest’album è un opera d’arte!