“Fate parlare le vostre canzoni e ricordatevi: siamo noi a creare il nuovo sistema”. Queste sono le parole introduttive della pagina Facebook di Salotto Cantautori, un progetto nato nel 2007 da un’idea del musicista Vito Muschitiello in arte Muskey.
Salotto Cantautori è un movimento che unisce cantautori indipendenti per promuovere in giro per l’Italia i propri lavori discografici autoprodotti. Nasce con lo scopo di dare maggiore visibilità alla musica indipendente che ha sempre più difficoltà nell’essere promossa. Ma per farlo Vito Muschitiello ci conferma che serve una cosa principale: l’unione.
“Da soli non si va da nessuna parte”, conferma il musicista barese, “se non si condivide e non ci si mette in gioco non si cresce”.
E condividere significa anche mischiare diversi generi musicali e tipi di pubblico. Le line up di Salotto Cantautori sono ogni volta diverse e composte da artisti di differente background musicale. Questa per Vito è una grande opportunità, in quanto ognuno porta la propria gente e lo spettacolo diventa una forza condivisa. Unendosi si creano altri stili e il pubblico non si stanca, anzi lo si invoglia ad ascoltare nuovi generi.
Al Salotto Cantautori può partecipare chiunque proponendo la propria musica: una volta trovata la location si organizza la formazione della serata. Ognuno ha la possibilità di suonare un paio di pezzi rappresentativi del proprio disco, che poi verrà messo in vendita durante la serata. In dieci anni ha girato in diverse parti d’Italia, un po’ meno al sud per problemi logistici. Vito è l’organizzatore principale di tutte le serate, motivo per cui è sempre presente nelle diverse formazioni. Però si avvale della collaborazione di moltissimi amici e artisti in ogni città come la cantautrice romana Nina Monti, ormai da tempo co-organizzatrice. Anche in questo caso, fare da soli è molto più macchinoso e meno interessante.
Frizzante e divertente, Vito è qualcuno con il quale non ti fermi a fare una semplice intervista telefonica. Sei naturalmente portato a parlare di molto altro e a riflettere con lui su alcune dinamiche dell’ambito musicale.
Capita che Salotto Cantautori venga per lo più organizzato nelle sedi di associazioni culturali no profit o circoli Arci. Vito ci spiega che gli artisti che decidono di aderire alle serate lo fanno per promuovere la loro musica, quindi fanno un investimento su loro stessi. Queste realtà spesso hanno un budget limitato ma possono offrire tanto e ci si può sempre accordare su tutto. Però hai l’occasione di suonare durante il weekend, possibilità che invece nei locali (non in tutti magari) non viene data. I gestori dei locali spesso concedono giorni infrasettimanali dove è più difficile avere un grosso uditorio. Per Vito valorizzare l’attività di un artista è importante: guadagnare poco è un discorso, ma addirittura rimetterci troppo con le spese è un altro.
E su questo il cantautore barese aggiunge un’amara verità: purtroppo la passione della musica difficilmente si traduce in una “macchina da soldi”. Bisogna continuare con un atteggiamento più realistico e suonare perché ti fa stare bene. Senza avere paura di chi prova a metterti i bastoni tra le ruote: Vito, per esempio, prova sempre a collaborare invece di “farsi la guerra”, che non è utile a nessuno.
E così Muskey continua a suonare e a portare avanti questo progetto che lo diverte e lo arricchisce, sebbene accetti il fatto che non lo mantenga economicamente. Continua anche la sua avventura cantautoriale (ha all’attivo tre dischi e sta per finire il quarto) e spera di riuscire a fare tappa con Salotto Cantautori anche nella nostra Calabria.