Bobby Gillespie (Primal Scream) e Jehnny Beth (Savages) insieme per “Utopian Ashes”, un concept album sulla fine di un amore.
Uno dei dischi che mi ha colpito di più in questo periodo è quello nato dalla collaborazione tra Bobby Gillespie e Jehnny Beth. Lui frontman dei Primal Scream e lei delle Savages, Utopian Ashes è un disco intenso, romantico e spietato che parla della fine di una storia d’amore.
Tra venature soul e country è difficile riconoscere i due cantanti che, con i rispettivi gruppi, hanno sempre toccato tutt’altre sonorità.
In Utopian Ashes fondono le loro capacità artistiche, creando qualcosa di originale per il loro background e su melodie struggenti fatte di archi, pianoforti e chitarre pizzicate, appoggiano le loro voci su testi che raccontano la disperazione di una relazione sentimentale arrivata al capolinea.
La storia d’amore arrivata a fine corsa viene raccontata in 9 capitoli country-soul pieni di intense armonie vocali, con le parti strumentali costruite insieme ad alcuni compagni di viaggio: Johnny Hostile, sodale della Beth al basso, e il chitarrista Andrew Innes, Martin Duffy al piano e il batterista Darrin Mooney, tutti membri dei Primal Scream.
Uscito lo scorso 2 luglio per l’etichetta di Jack White (la Third Man Records), questo LP è un bellissimo tuffo al cuore che ci ricorda un po’ Henry Lee di Nick Cave e PJ Harvey di metà anni Novanta o il disco collaborativo di Lindsey Buckingham e Christine McVie (Fleetwood Mac) del 2017.
Godibile dall’inizio alla fine, Utopian Ashes è un disco senza tempo che grazie alle liriche intense sopra armonie delicate può diventare tranquillamente la colonna sonora di un film. Il vostro.
Quando la vostra storia d’amore arriverà al capitolo finale.