Review

|Review| The Jackie-O’s Farm, Late Night Shower (Black Candy Records)

I livornesi The Jackie-O’s Farm tornano a far ascoltare la loro musica con l’ultimo lavoro dal titolo “Late Night Shower”.

Prodotto da Black Candy Records, l’etichetta indipendente con sede a Firenze, il disco dei The Jackie-O’s Farm può essere ribattezzato “figlio dei nostri tempi” per via dei messaggi che porta con sé.

Si parla di amore, guerra, dolore, religione, sesso, insonnia, si parla della vita vista e rivista da più angolazioni, da più situazioni che, spesso, sono raccontate attraverso personaggi fantastici e irreali.

La band si era presa una pausa per sistemare e rimodellare la formazione ufficiale.

L’ultimo disco è quindi il frutto di un cambiamento nei suoni e nell’atteggiamento.

Basti pensare che il tutto è stato prodotto digitalmente per poi essere risuonato con strumenti analogici.

Si tratta di un’evoluzione sostanziale rispetto ai dischi precedenti.

The Jackie-O’s Farm cercano di spingersi oltre, non riuscendoci perfettamente ad ogni brano, ma cercando sempre l’equilibrio che fa parte del genere.

La musica elettronica fa da sfondo, l’album necessita di più ascolti, ma il ritmo coinvolge.

Cucumbers’ son ricorda molto il clima che si respirava nei primi dischi dei Radiohead, silenziosa, intima ma con qualcosa da dire.

Rocket in my pocket è il brano che rimane maggiormente in testa e cambia sicuramente il tono del disco che, da questo momento in poi, tende a far percepire tutto il suo groove.

In Waiting for a sign tutto si ristabilisce con alcuni giri di batteria, come nelle successive canzoni dove chitarre e frasi sussurrate al microfono fanno si che il disco si concluda in modo intimo e personale.

The Jackie-O’s Farm, che potremmo definire alternative rock, si lasciano apprezzare, convincono per il loro modo di equilibrare sonorità così diverse senza però voler strafare.

 

di Carlotta Tomaselli