Foreground Music è il nuovo disco in studio di Ron Gallo. 11 Tracce che confermano un’attitudine punk cerebrale e attenta alle questioni sociali
Una delle cose che mi piace di più di Ron Gallo è il suo lato estetico che va in contrasto con la sua musica.
Il cantautore americano a prima vista sembra uno con l’aria da bravo ragazzo, nerd, calmo e mansueto. Vedi questo ragazzino sbarbatello con dei capelli scomposti stile afro, magrolino e pallido che sembra uno di quei ragazzi che alle superiori passava più tempo in sala giochi che a giocare a pallone in strada.
Poi però inizia a suonare: imbraccia la chitarra, sputa le sue parole al microfono e si trasforma in un tipo cazzutissimo che te le dà di santa ragione quando meno te lo aspetti.
Foreground Music non è da meno. A dirla tutta, questo lavoro, uscito lo scorso 3 marzo per l’etichetta Kill Rock Stars, sembra riprendere il discorso iniziato con il fortunatissimo Heavy Meta. Se allora aveva 25 anni, oggi a 30 anni passati torna sulla scena più maturo, sarcastico e… incazzato.
11 tracce e una buona parola per tutti: dalle major discografiche che monopolizzano il music business alle multinazionali del mercato immobiliare che gentrigificano le città, dai padroni del neoliberismo fino a criticare questa società iperconnessa che dematerializza i rapporti sociali.
Musicalmente non si trova una canzona identica all’altra: post punk, stoner pop, ballad paracule e neo blues stile Fantastic Negrito sono solo alcuni degli elementi che compongono questo disco abrasivo, fastidioso, a tratti nichilista e con la giusta dose di sarcasmo.
Nonostante tutto si capisce che, scavando poco sotto la superficie della sua disillusione, il disco è forgiato da una coerente critica politica e sociale. Con chitarre infernali e testi blasfemi per le orecchie dei benpensanti, Ron Gallo conferma la sua attitudine punk, cerebrale e attenta alle questioni sociali.