Dopo il tour quasi infinito del suo “Lupo Cattivo” uscito nel 2017, Lucio Leoni torna con “Dove sei pt. 1”, primo capitolo del suo nuovo progetto di inediti.
Per fortuna Lucio Leoni ogni tanto torna in uno studio di registrazione ed esce con un bel disco.
Non fraintendetemi: non voglio dire che uno dei più interessanti cantautori romani se ne sta tutto il giorno con le mani in mano.
Semmai il contrario. Perché dovete sapere che Lucio Leoni, oltre a fare e a produrre musica sua, è un tipo sempre super impegnato tra radio e concerti oppure a produrre altri artisti. Tanto che, l’ultima volta che l’ho intervistato nell’estate 2018, gli ho fatto notare che forse, tra tutti questi impegni, stava trascurando un po’ il Lucio Leoni cantautore.
In realtà quella volta mi ha risposto che invece era un periodo in cui stava scrivendo tantissimo:
Ho scritto qualcosa come 37 pezzi, che poi non significa che siano 37 bei pezzi di musica. Significa che ho spurgato delle urgenze, delle necessità. Di quei 37 pezzi c’è la forte possibilità che una decina possano rivelarsi buoni e trasformarsi in qualcosa di futuribile. Ma non mi sono dato un tempo. C’è che se scrivo, dopo che scrivo dei pezzi mi viene una voglia matta di provarli, provare a sentirli, provare a dargli un vestito per cui non c’è un tempo ma una gran curiosità di andare in sala e cominciare a lavorarli.
Così mi disse.
Per fortuna oggi i tempi sono maturi e Lucio ci regala il primo di due capitoli di un nuovo disco di inediti.
Dove sei pt 1 esce dopo oltre tre anni da Il Lupo Cattivo e, oggi come allora, il prodotto stupisce perché l’artista non ce la fa mica ad uniformarsi alla massa in quel mare magnum di “indie” italiano.
Sarebbe troppo facile. Sia per lui sia per noi che ascoltiamo i suoi dischi.
Con il primo capitolo di Dove Sei l’artista romano conferma il suo saper essere sopra le righe, fuori dalle regole e dalle catalogazioni. Chiamatela musica d’autore, folk o rap. Sbaglierete sempre.
Lucio Leoni recita una parte o, meglio, tante parti e i suoi testi e le sue canzoni assomigliano sempre di più a piccole sceneggiature di un film e quasi ricordano lo stile cinematografico e teatrale di Robbie Robertson.
Belle poi le musiche che sono sotto le parole di Lucio. Otto piccole colonne sonore, tutte diverse tra loro, affidate alle chitarre di Daniele Borsato, alle tastiere di Nicoletta Nardi e alla batteria di Lorenzo Lemme. Ma anche al clarinetto di Marco Colonna e alla tromba di Giorgio Distante.
Con Dove sei pt. 1, Lucio Leoni conferma di sapere il fatto suo e di sapersi innovare pur avendo trovato ormai il suo stile e la sua impronta.