2021 è il primo album di Adelasia, cantautrice di Lucca adottata dalla scena di Roma, città che l’ha inglobata negli ultimi anni, ma mai veramente conquistata.
E questo disco, sempre in bilico tra melodie pop andanti e un mood immersivo elettronico e minimal, sa di casa, di quei brani nati di notte dopo le giornate passate al lavoro, a studiare o a fissare il vuoto, questo disco è la nostalgia di una casa che abbiamo lasciato andare.
2021 è un la metafora di una crescita (forse proprio quella tra i 20 e i 21 anni), quella di chi ormai è fuori di casa, e si appoggia a una persona all’altra alla ricerca di amore, per arrivare alla consapevolezza che Meglio Soli.
Una manciata di canzoni tristi che mai si spacciano per allegre, ma sempre per arrese: i compromessi e il bastarsi, sono la chiave di un’arresa serenità.
Quello di Adelasia è una sorta di romanzo di formazione musicale, in cui è così tremendamente facile identificarsi, apprezzarsi, coccolarsi.
Davvero un’ottima prova che speriamo sia l’inizio di qualcosa molto grande.
Adelasia, timida adolescente con la passione per la musica, si impone (e si espone) per la prima volta, con un disco maturo, importante, e sfacciatamente sincero, come non eravamo abituati da un po’.