«Questa sera festeggiamo tre categorie di persone: gli sfigati, quelli che pensano troppo e quelli che sono tanto timidi da non confessare di essere innamorati».
Emma Nolde, cantautrice toscana classe 2000, introduce così il brano Voci stonate, estratto dal suo recentissimo secondo album Dormi; i nuovi testi ci presentano un’artista in equilibrio tra quello che ha perso e quello che ha scelto – per parafrasare Motta, produttore del disco –, in stretta connessione con il proprio pubblico e la cui energia non può essere contenuta dal piccolo palco del Locomotiv Club di Bologna.
Avvolta in un completo giacca-pantalone appositamente realizzato per lei dagli studenti del Polimoda di Firenze, Emma Nolde trova il coraggio di chiudere gli occhi e lasciarsi andare, aprendo il concerto sulle note di Storia di un bacio (la sua chitarra e voce sono accompagnate da sax, percussioni e violoncello).
In un alternarsi tra “Sorrisi viola” e “CQVT”, le cui liriche sono indirizzate alla persona amata (ora o in un tempo passato), il pubblico si ritrova coinvolto in un dialogo polifonico dove i pensieri più intimi di Emma Nolde e la sua voce sono veicolo delle emozioni di tutti i presenti.
L’atmosfera che avvolge il club bolognese è estremamente famigliare, quasi che il locale si sia trasformato in una casa i presenti stiano osservando una ragazza ballare e cantare davanti lo specchio della propria stanza… l’illusione è rotta solo dalla potenza dei bassi e da quei brevi attimi in cui la cantante si rivolge al pubblico con l’affetto di chi si sente pienamente compresa e accettata.
Sono due le persone che, durante la serata, vengono invitate sul palco. Prima Emily (@eememm su Instagram), una ragazza che recentemente aveva contattato la cantante dopo aver realizzato una cover di Non so chi sei e che con Emma Nolde duetta proprio sulle note di questo brano; sotto i riflettori del Locomotiv si esibisce poi anche l’amico e musicista Nico Arezzo presentando un proprio inedito.
Sono pochi, ma comunque significativi, i featuring realizzati dalla giovanissima cantante durante la sua carriera e in scaletta non poteva mancare Un mazzo di chiavi, un ombrello, lì in mezzo realizzato nel 2021 con i Generic Animal.
Dopo che i fan hanno avuto modo di asciugarsi le lacrime, si riprende a saltare. «Le canzoni tristi sono finite» e così tutti cominciano a saltare durante l’esecuzione Respiroe Berlino, i brani più ballabili e upbeat nel repertorio della cantautrice. La serata si chiude con una nota teneramente dolceamara: La stessa parte della Luna è una canzone sull’allontanarsi con la prospettiva di ricongiungersi un giorno, l’amore – che sia romantico, fraterno (Te ne sei andata per ballare) o verso il proprio pubblico – è il filo rosso che collega l’album d’esordio Toccaterra a Dormi e che pervade l’aria del Locomotiv durante questa quarta data del tour.
Emma Nolde figura tra i più promettenti artisti esordienti degli ultimi anni e assistere a un suo concerto non può che riconfermare questo suo status.
Dalla potenza della sua voce alla capacità di diventare tutt’uno con il suo pubblico fino alla preparazione di arrangiamenti che non possono che esaltare il lavoro compiuto in studio di registrazione (viene il dubbio che ci sia lo zampino del Motta produttore), la giovane artista regala un live che è più di ogni cosa un’esperienza di condivisione in cui le esperienze e sentimenti di tutti vengono legittimatati.
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