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|Playlist| Musica dal pianeta Venere #2

Bentornati alla rubrica “Musica dal pianeta Venere”, un raccoglitore trimestrale di bella musica e sensazioni.

Tornano le due nostre redattrici, che ogni tre mesi insieme ci propongono una playlist Spotify con il meglio del meglio in circolazione.

Partiamo con le proposte di Giulia!

IRA di Iosonouncane ha bisogno di poche parole di presentazioni e tanti minuti di ascolto: è un viaggio.

“Certamente una ferma rivendicazione di complessità” come lo definisce l’autore stesso, il lavoro attraversa lingue, sonorità e strumentazioni diverse.

Dopo aver ascoltato i suoi album precedenti, ciò che spiazza al primo ascolto sono l’abbandono della lingua italiana e le contaminazioni di musica internazionale che assemblate rappresentano una vera e propria sperimentazione.

Un album che dona completezza ma che lascia assetati di musica.

Quando tutto diventò blu è un vero e proprio spettacolo che ripercorre la storia dell’omonimo fumetto di Alessandro Baronciani.

Il tema, proposto live coi disegni simultanei del fumettista e i brani avvolgenti di Her Skin, Ilariuni e Verano, è quello della fragilità di chi attraversa l’abisso degli attacchi di panico.

Lo sfondo è blu come il mare, l’album raggiunge un’intensità crescente che immedesima l’ascoltatore e alterna delicatezza e durezza, proprio come un’onda.

Il trio d’ascolto Il cuoreKarin è biondaSul Viking Express Canzone della spiaggia regala un picco di emozioni, spezzando in due l’album e lo elegge di sicuro uno dei migliori dell’anno.

Sul piatto delle novità c’è una bella sorpresa al femminile, quella di Serena Altavilla, già super voce dei Solki.

Morsa è un disco da solista che però vanta collaborazioni con i grandi del panorama musicale italiano alternativo, come Fabio Rondanini e i Calibro 35, Adele Altro (Any Other) e la produzione di Marco Giudici.

Un disco abbastanza cupo, non immediato, diverso dal “pop già sentito” italiano, finalmente.

Dall’altro lato del mio vinile virtuale ci sono poi due grandi conferme: Jorja Smith e i Kings of Convenience.

Definita “l’antidiva del neo soul inglese”, Jorja Smith si conferma uno dei progetti internazionali più interessanti degli ultimi anni, dopo il capolavoro di Lost and Found.

Stile, ritmo e voce riconoscibile si fondono, generano bellezza e un disco molto piacevole da ascoltare sia durante un viaggio che come sottofondo ad una serata a casa tra amici.

Ammetto di aver accolto il clamoroso ritorno dei Kings of Convenience (dopo ben dodici anni) con un urlo.

Peace or Love proprio come suggerisce il titolo è un album pacifico, mansueto, che fa sognare.

Sicuramente qualitativamente diverso rispetto ai precedenti, merita comunque un’attenzione tra le uscite degli ultimi tre mesi soprattutto per alcune perle come Ask for help e Rumours.

E sicuramente anche per la poesia di Love is a lonely thing:

Patience is the hardest thing you have to learn, hours seem like oceans when desire burns.

 Infine, il mio consiglio sul singolo della settimana: Unknown Mortal Orchestra, Weekend Run.

Non sbagliano mai un colpo, clamorosi.

Giulia e Loredana vorrebbero che la seconda “puntata” della playlist Musica dal pianeta Venere vi faccia compagnia in queste afose giornate estive. Magari in riva la mare, oppure in un momento di relax da trascorrere nel posto in cui preferite.

È con questa idea che alcuni dei brani che Loredana ha voluto selezionare per la playlist possiedono un pizzico di leggerezza vacanziera e qualcuno forse anche più di un pizzico.

Le sei canzoni scelte rappresentano in qualche modo anche un sunto degli ascolti della primavera.

Protagonista degli ascolti degli ultimi mesi è Iosonouncane, bonus track di Musica dal pianeta Venere #2.

Come molti, sono rimasta stupita dalla corposità di questo suo terzo album. Un’operazione, la sua, non certo facile. Un nome, il suo, troppo spesso associato a certo cantautorato “easy”.

Un disco, Ira, che riflette invece la maturità di un artista sempre più di caratura internazionale.

È stato usato più volte il termine “monumentale”, perché il disco è una sorta di compendio di quanto la musica “altra” abbia costruito negli ultimi venti anni. E, a mio parere, un disco con una tale ricercatezza di suoni e arrangiamenti, di questi tempi, non è facile da pensare e partorire. Almeno non in Italia.

La seconda mia scelta “forte” per questa playlist è costituita dal singolo Isn’t everyone, anch’esso come il disco di Iosonouncane, uscito lo scorso maggio.

Si tratta di un brano degli Health, band noise-rock/industrial di Los Angeles, realizzato insieme ai Nine Inch Nails, la cui impronta è evidente sin dall’attacco sinuoso del pezzo.

Il singolo farà parte del nuovo album degli Health, Disco4 : Part II.

La mia terza scelta è costituita, invece, dal nuovo singolo dei norvegesi Leprous, Running Low, che anticipa l’uscita, prevista per il prossimo agosto, del loro nuovo album Aphelion.

Il brano, che ha sempre in primo piano la possente voce di Einar Solberg ed è accompagnato da un video che richiama paure ancestrali e claustrofobiche, conferma lo stile operistico dei loro ultimi lavori.

Fiati ed archi accompagnano la robusta sezione ritmica, in una lunga suite che, come loro consuetudine, mette insieme progressive metal, prog-rock, alt-rock, con echi che portano fino al jazz e alla musica classica contemporanea.

I restanti tre brani che ho scelto questo trimestre sono, invece, quelli che meglio rappresentano la necessità di “leggerezza vacanziera” di cui si parlava all’inizio.

Jackie di Yves Tumor (nuovo singolo dell’artista di Miami, uscito a pochi mesi dall’ultimo album Heaven to a Tortured Mind);  Be Sweet dei Japanese Breakfast (singolo tratto dal terzo album della band capitanata dalla musicista sudcoreana Michelle Zauner, uscito ai primi di giugno); e Game Change, nuovo singolo dell’artista polacca Monika Brodka.

Anche di quest’ultimo segnalo il bel videoclip, co-diretto dalla stessa Brodka insieme a Przemek Dzienis, incentrato sulla questione dei ruoli di genere e sull’arretratezza della Polonia di oggi, per tanti versi non molto lontana da quella del qui riecheggiato periodo comunista.

Questi i nostri, molto variegati, spunti musicali per questo trimestre. Speriamo possiate trovarli interessanti. A noi non resta che augurarvi buon ascolto e buona estate!

di Giulia Rivezzi e Loredana Ciliberto