Dai diamanti non nasce niente, da Manchester, droga e chitarre nascono Noel e Liam Gallagher.
La scelta del mese è ricaduta sopra i due figli più discussi, acclamati ed idolatrati dell’eroica signora Peggy Gallagher.
Non poteva essere altrimenti, visto che i due continuano a beccarsi nelle rispettive interviste.
Si sfidano sul mercato con “As you Were” di Liam che sta davanti a “Who built the moon” del fratello maggiore Noel.
La battaglia, expressis verbis, è tra due concetti di musica e carriera.
Da un lato c’è il rocker che non smette di essere affilato ed arrabbiato, innamorato e tenero.
Dall’altro l’uomo alla ricerca del suo prossimo significante, della sperimentazione, del sentirsi vivo.
I dettagli della sfida prettamente musicale li lasciamo alle recensioni dei lavori di Liam e Noel.
Quello che li porta ad essere personaggi del mese è il magnetismo, la capacità di polarizzare tutte le attenzioni mediatiche su di loro e di far discutere che hanno i fratelli Gallagher.
Un’abilità nel farsi odiare, ascoltare ed allo stesso tempo volere bene fuori dal comune.
L’uno non avrebbe senso senza l’altro. Il senso del doppio anche se diviso è qualcosa che si ricollega al concetto di fratellanza, certo, ma anche di umanità.
E’ il gioco delle parti, del diverso, dello scontro ma che può darci una chiave di lettura nella nostra vita.
Può insegnarci due cose.
Se da questi continui screzi una moltitudine di fan di lungo corso trae sorrisi e ridanciane bevute, forse come primo messaggio possiamo tenerci la leggerezza che bisogna avere nei passi quotidiani.
Un ridimensionamento degli scontri e delle tensioni poste accanto qualcosa di più grande, o semplicemente come fossero parte, colore delle giornate.
Quel saggio distacco dalle cose del mondo.
D’altra parte ci comunicano una fervida e coriacea fermezza nelle proprie posizioni, nelle proprie idee, come Liam Gallagher che non sposta le sue Adidas indietro di un millimetro dal fronte palco.
La crasi tra queste due chiavi di letture potrebbe aiutarci a vivere molto più rock’n’roll, decisi e strafottenti, sereni ma fermi.
Insomma, un’anima ed un corpo pieni, presenti, incisivi sul tempo di vita.
Una serie di sfaccettature, emozioni e modelli andati ormai perduti, che hanno lasciato il posto a lamentele e rancori.
Le sfide con i loro insegnamenti, sono state sostituite dalle risse-passerella del ghetto e dagli schiamazzi nel cortile.
Per questo i Gallagher sono personaggio del mese: da oltre 20 anni sono un paradigma, giusto o sbagliato, dell’essere.
Grazie come sempre ad Adele Bilotta per la splendida illustrazione di questo mese.