Al primo evento targato il Faro Indie al Rione XX di Testaccio si è esibita una giovanissima band molisana gli: Osso di seppia.
Il richiamo all’opera di Montale lascia intuire un’attenzione particolare verso le parole e difatti ascoltando i testi non si resta delusi. Con un’umile abilità, gli Osso di Seppia sanno giocare con la prosa e la poesia, senza perdere di vista il contenuto, il senso che vogliono trasmettere in ogni singolo brano.
Dopo un periodo sperimentale la giovane band decide di scrivere i propri testi in italiano, guadagnandosi alcuni riconoscimenti importanti, tra cui anche il primo premio della critica Queens Music Awards.
Con la loro musica non si parte per voli pindarici, ma per altre fessure di mondo, non si è lasciati soli in questo viaggio, ad accompagnarci ci sono delle sonorità sapientemente architettate, evocative ed ipnotiche.
Potranno anche riecheggiare nelle orecchie di un ascoltatore più attento delle reminiscenze del sound elettronico britannico o qualche lievissima sfumatura post rock.
Ma solo questo resta, un riecheggio, in quanto gli Osso di seppia sanno evolversi e lo sanno fare con una giusta alchimia; come “una nuova medicina”, che non a caso da il nome al loro ultimo progetto.
di Federica Romani
foto Lorenzo Lanni