Giulia’s Mother è un duo torinese che ha scelto un modo bizzarro per dar voce al loro ultimo lavoro discografico, ‘Here’.
I ragazzi vengono dalla provincia ed hanno deciso di raccontare parte del loro passato, di quando costruivano piccole imbarcazioni, di quando il tempo passava tra una gara e l’altra sul fiume.
I Giulia’s Mother hanno costruito una zattera, hanno chiesto aiuto all’ associazione Amici del Po e si sono lanciati in un’avventura che parte oggi da Casale Monferrato e terminerá il primo luglio a Porto Tolle.
‘Oneriver’: un viaggio lungo il fiume piú lungo d’Italia, sei tappe previste, tanti ospiti e live sessions su un universo galleggiante di circa otto metri quadri.
Inri e Metatron group hanno creduto nel progetto che é stato presentato a Torino lo scorso 22 giugno sotto le arcate dei Murazzi, luogo storico della città un tempo utilizzato per il rimessaggio delle barche da pesca.
Oltre 300 persone attendono davanti l’ingresso dei Magazzini sul Po in compagnia della zattera illuminata e abbellita per l’occasione vicino la sponda del fiume, testimonianza che tutto ciò che accadrà nei prossimi giorni sarà reale e avventuroso.
Si parte puntuali ore 22.00 con gli Est-Egò, che surriscaldano un pubblico già accaldato da temperature tropicali con ritmiche avvolgenti e fluttuanti. Subito dopo visibilmente emozionati salgono sul palco i Giulia’s Mother in un coro di applausi e sorrisi. E’ l’inizio del viaggio.
Si abbassano le luci, e nel completo silenzio a cappella parte l’intro:
My past is what i say
Am I sure about the story
that I’m telling my self?
My past is just a Choice
Parliamo di ‘Past’, il primo singolo del nuovo album. Chi conosce le sonorità della band non può che rimanere completamente spiazzato dal mood più rockeggiante sin dai primi passaggi.
Rimanda alle dinamiche altalenanti, tra armonizzazioni della voce ed esplosioni emozionali unite a lunghi silenzi, marchio di fabbrica della band e onnipresenti in “Truth”, album d’esordio amato da ogni fronte della critica musicale.
Il suono più potente allontana quell’animo di inconsapevolezza e di ricerca di se stessi, “mentre Truth è stato uno spogliarsi da concezioni e dogmi con Here vogliamo specchiarci e renderci conto di chi siamo e dove ancora possiamo arrivare”.
Il brano successivo “Event Horizon”, per la prima volta live, incalza perfettamente quelle atmosfere di viaggi interstellari e rimanda inevitabilmente alla tematica principe del nuovo album: Il Tempo.
Alle loro spalle video-proiezioni futuristiche ammaliano completamente il pubblico, la voglia è quella di chiudere gli occhi e lasciarsi andare, almeno per un po’.
“Closeness” con le sue sonorità intime è un onda emotiva in pieno volto e dimostra ancora una volta che i virtuosismi tecnici spesso posso lasciare spazio all’incanto del semplice e del naturale.
Si chiude con “Everything we need” che da colore e forma all’intero live, e apre la porta ad atmosfere e ambientazioni tutte da scoprire.
Nonostante il caldo afoso degli ultimi giorni nella cittadina sabauda, la certezza che si è assistito a qualcosa di totalmente nuovo e fresco, e le aspettative sull’intero album in uscita ad Ottobre non possono che essere altissime.
Casa Suonatori Indipendenti seguirà il progetto Oneriver attraverso un diario di bordo di ogni tappa e con tante altre sorprese.