Mirkoeilcane e la sua band presenti con anima e cuore sul palco delle Officine Sonore di Lamezia Terme.
Lo scorso 3 novembre Mirkoeilcane ci ha introdotto nel suo mondo fatto di musica e tanta romanità.
Il cantautore della Garbatella imbraccia una Fender dalla tracolla personalizzata con su Anacleto, il celebre gufo de La spada nella roccia.
L’indole del personaggio disneyano (un amorevole polemico, comunque simpatico e particolarmente saggio) potrebbe descrivere quella del cantautore romano. Trentuno anni, né tanti ma nemmeno pochi per farsi portavoce delle problematiche che affliggono la nostra società, Mirko Mancini (aka Mirkoeilcane) è un artista particolare. Si accompagna con musicisti che prima di tutto sono amici, conosciuti nell’ambito del Saint Louis College of Music di Roma. Domenico Labanca alle tastiere, Francesco Luzzio al basso e Alessandro “Duccio” Luccioli alla batteria si incastrano perfettamente con Mirkoeilcane e la cosa è tangibile.
Mirkoeilcane ha uno stile che somiglia per certi versi a quello di certi cantautori romani (Daniele Silvestri, Max Gazzè, Niccolò Fabi), dei quali ammette candidamente di avere divorato i dischi. Ma non ha mai voluto né copiarli né tanto meno omaggiarli. Semplicemente fa qualcos’altro, ci dice che spesso viene contrapposto ai “nuovi” cantautori degli altri quartieri capitolini: la sua musica vuole essere diversa.
Ditegli tante cose, ma non dategli del musicista indie: non è uno stile che gli si cuce bene addosso e lui stesso non si sente tale.
Grande paroliere, ha intrattenuto il pubblico con il suo savoir faire al limite tra l’ironico e lo scazzato. Tra una cena, uno spritz (sebbene sia un bevitore di whisky) e un soundcheck vengono fuori un sacco di racconti, di aneddoti e curiosità. I romani hanno sempre quella capacità singolare di farti sentire a tuo agio e Mirkoeilcane non è da meno. Lui Roma se la porta dentro, fuori, ovunque. Trasuda da ogni suo testo, ha un rapporto contrastante ma le deve sicuramente molto.
Tutto questo accade in un locale che conosciamo molto bene e al quale siamo affezionati: le Officine Sonore di Lamezia Terme, capitanate dal grande intrattenitore Fabio Ferlaino. Questo è uno di quei locali dove riesci a sentirti sempre “a casa”. E gli ottimi (tanti) cocktail/alcolici hanno pompato quell’empatia già presente tra pubblico e artisti, al punto da regalare anche qualche scena goliardica a fine live alla quale Mirkoeilcane si è prestato volentieri.
Passare praticamente un’intera serata con Mirkoeilcane e i ragazzi della sua band è stata una piacevole parentesi. Una di quelle cose che ti aiutano a capire meglio un artista e la sua musica, perché ti rendono partecipe della persona oltre che del personaggio. Ed è sempre differente con ogni artista e ogni volta affascinante, nel bene e nel male, per motivi diversi.