Per la serie “le belle realtà esistono anche in provincia”, snobbando l’offerta musicale della Capitale, lo scorso sabato siamo andati a cercare riparo dal freddo presso il Saltatempo di Genazzano.
Un locale che non ha proprio nulla da invidiare ai club romani e che ha un calendario davvero interessante.
Doppio live quello seguito da noi, a dividersi il palco c’erano Levriero e le Lolaa.
Andiamo per ordine: Levriero nome d’arte di Gianni Trotta, apre il live presentando il suo EP di esordio ‘Casa’, cinque brani suonati tutti d’un fiato accompagnato dalla sua chitarra e da un percussionista.
Si evince immediatamente l’anima cantautorale del Trotta che crea un’atmosfera intima ed intimistica, un’esibizione sincera e priva di fronzoli e orpelli.
Quando è il turno delle Lolaa si esce completamente dalla precedente dimensione, quasi privata, per entrare in sonorità che ricordano la disco anni ’80. Le due sorelle canadesi Lexi Valentine e Nadia Valerie King prendono ispirazione dalla musica latino americana mescolata con inequivocabili riferimenti a Gloria Estefan e Donna Summer.
Lolaa, che è anche il nome del loro EP, è un abbreviazione del nome spagnolo Dolores, che va nettamente in contraddizione con il loro arsenale musicale: l’obiettivo è quello di far collidere culture ed anni diversi attraverso il suono e la danza.
Il sottopalco si arricchisce in poco tempo di un pubblico danzante che si scatena sotto i colpi di una batteria entusiasmante, di un’originalità musicale e dei testi che si alternando tra lo spagnolo e l’inglese.
E per quanto il progetto Lolaa possa apparire allegro, scintillante e glitterato, i testi non si esimono dal raccontare anche profondità personali; per farla breve, un’ottima proposta per chi ha voglia di ascoltare qualcosa di realmente nuovo, che ha reminiscenze dal passato, ma un’interpretazione figlia del nostro tempo.
di Federica Romani – foto Davide Canali