Magici. Carismatici. Carismagici.
Il concerto de La Rappresentante di Lista al Monk venerdì sera è stato qualcosa di decisamente celebrativo.
celebrativo agg. [der. di celebrare]. – Che tende a esaltare, a glorificare.
Celebrativo in questo senso riferito al successo di Go Go Diva, il loro ultimo album uscito a dicembre 2018, ma anche all’energia sprigionata dalla band, l’esaltazione. Celebrativo anche, e forse soprattutto, per lo spirito del pubblico presente.
Il locale è in pieno sold out e la calca guarda al palco come ad un moderno altare pagano. Gente che canta ogni canzone con passione e che con la stessa passione ascolta rapita – e in un silenzio sorprendente – le parole di Veronica e Dario.
Un’accoglienza strepitosa, insomma. E se la cosa non sorprende data la qualità della musica di LRDL, non si può fare a meno di constatare come – fino a poco tempo fa – la stessa occasione nella stessa location fosse decisamente diversa, almeno in termini di numeri in sala.
Gli artisti infilano i primi quattro pezzi uno dopo l’altro, come perle preziose di una collana di meraviglie.
La band del resto è in grande spolvero e si presenta unita come non mai: oltre a Veronica Lucchesi (voce e cori) e Dario Mangiaracina (chitarra e voce), ci sono infatti Erika Lucchesi alla chitarra elettrica e sax, Enrico Lupi alle tastiere e la poliedrica Marta Cannuscio, con percussioni, flauto, synth. Poi la grande new entry, il batterista Roberto Calabrese.
La serata esplode su Guardateci Tutti, con l’intera band che corre e si dimena sul palco, creando un autentico delirio in sala.
Ma è subito tempo di trasformare quell’energia mistica in pensiero, in riflessione. Una grande caratteristica del gruppo.
“Perda sempre chi ci vuole deboli. Perda sempre chi ci vuole succubi. Perda sempre chi ci vuole chiusi”.
Messaggio forte e chiaro, il pubblico applaude, ormai galvanizzato, sulle note di Questo corpo.
Poi le magliette della nave di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, la Sea Watch, esibite con orgoglio. È il momento di Siamo Ospiti.
Da lì via, verso la chiusura. Ancora applausi e saluti. E di nuovo applausi e urla.
Poi esce Dario e canta, solo voce e con il pubblico, La Rappresentante di Lista.
Bravi, bis.
Di nuovo magia con Un’Isola, Woow e Mina Vagante.
Una potenza unica, nel quale la voce di Veronica è l’incantesimo che folgora, letteralmente. Potenza, espressività e sensualità sono sicuramente le qualità che la contraddistinguono maggiormente.
Menzione d’onore al lavoro sulle luci, che accompagnano ogni singolo brano in maniera magistrale.
Un successo più che meritato. Lunga vita alla Rappresentante di Lista, lunga vita alla musica che è sublimazione di arte e messaggio.
di Veronica Boggini foto di Mattia La Torre