… e poi ci sono dei concerti inaspettati, in cornici pazzesche e con un’atmosfera inusuale. Lo showcase dei Fast Animals and Slow Kids e La Rappresentante di Lista all’Auditorium Parco della Musica di Roma rientra decisamente in questa categoria.
Venerdì sera, ore 21, Roma.
L’accoglienteTeatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica è pieno di ragazze e ragazzi decisamente distanti dal pubblico che normalmente visita la sala. Anfibi, chiodi e t-shirt acquistate ai concerti siedono trepidanti sulle poltroncine di velluto rosso, mentre le luci calano e una voce invita a spegnere i telefonini, proprio come a teatro.
Da lì in poi saranno due ore intense di magia e spettacolo. Un doppio live acustico assolutamente inedito per due delle band di punta della Woodworm: La Rappresentante di Lista e i Fast Animals and Slow Kids. Un’accoppiata vincente.
Lo yin e lo yang della musica suonata con il cuore e lo stomaco. Due energie opposte, ma necessarie a completare il quadro di una serata perfetta.
Apre La Rappresentante di Lista, forte di un tour sold out ormai più che avviato, che ha permesso alla band di Dario Mangiaracina e Veronica Lucchesi di affinare ulteriormente i brani del nuovo album, Go Go Diva.
L’acustico dona al gruppo, così come la location dallo stile teatrale. L’emozione è forte anche per loro, lo si sente chiaramente negli interventi, stranamente limitati, tra una canzone e l’altra.
Gloria, Panico, Giovane Femmina. Sono i brani del nuovo album a farla da padrone. Esecuzione magistrale, interpretazione intensa. I ragazzi hanno talento da vendere. Quando arriva il momento di Siamo Ospiti il pubblico esplode in un canto corale. Poi tutti in piedi per gli applausi finali.
Pausa, luci, cambio palco, buio.
Tocca ora ai Fast Animal and Slow Kids, che entrano in scena scanzonati, un pò sbigottiti, sicuramente emozionati.
Aimone Romizi è in vena di chiacchiere e con la sua consueta semplicità apre da subito un botta e risposta con il pubblico, che interagisce, scherza e li acclama.
È tanto che i FASK non suonano live e la loro assenza si è sentita.
Già da Il mare davanti tutti cantano, le poltroncine si muovono, qualcuno chiede dove si può pogare. L’acustico suona più “strano” sui FASK, è vero, ma il risultato è strepitoso.
Il suono nudo e scarno del live non scalfisce minimamente la forza dei testi, la passione nelle note libere e disperate di canzoni come Tenera Età e A cosa ci serve.
Già, il potere della musica. Il dolore e la rinascita. Qualcosa che i FASK sanno descrivere come pochi.
Sul finire del live suonano Non potrei mai, il singolo che anticipa l’album nuovo, Animali Notturni, in uscita il 10 maggio. “Un disco distruttivo” come lo ha definito Aimone.
Si chiude così una serata che ha fatto incrociare rette normalmente distanti con un risultato magnifico, a dimostrazione che la musica, quella buona e vera, crea magie.
Li aspettiamo entrambi sul palco del Primo Maggio di Roma!
Credits foto di copertina: Auditorium Parco della Musica