Il nuovo album degli LCD Soundsystem è atterrato come il Boeing che trasporta una persona cara.
LCD Soundsystem è molto importante, per me e per la redazione come già espresso nell’editoriale di settembre.
Questo per una serie di motivi, a cominciare dall’espressività tipica di James Murphy in quelle frasi tirate, allungate, nel pathos che trasmette come in “Oh Baby” su quel “please, baby, please”.
Distribuito da DFA Records e Columbia Records, American Dream è il quarto album in studio della band statunitense.
“Other Voices” rappresenta il collegamento con il gruppo che più di tutti ne rappresenta il padre biologico, i Talking Heads.
E il punto sta qui.
Non c’è bisogno di dover sempre e comunque prendere le distanze dal passato per distinguersene, basta usare una delicatezza ed una sperimentazione qualitativamente autentica.
Questo è quello che rappresentano da 16 anni gli LCD Soundsystem, la sublimazione moderna di synth pop, alternative e indie rock, elettronica.
La loro musica altro non è che il migliore miscelatore dei nostri tempi, con radici profonde nei 50 anni precedenti ed un occhio placido e deciso sul futuro.
Non c’è frenesia di fuggire in avanti, più l’anticipo e l’attesa.
“I used to” è legato al 2000, “Change yr mind” accarezza l’ultima trasformazione di David Bowie.
“Tonite” e “How do you sleep” aprono la valvola dell’elettronica, con la chicca della seconda che contiene dei delay vocali ricamati sul paradigma di “The Prophet Song” dei Queen.
“Call the police” è pronta per la rotazione nelle migliori indie disco del globo, da affiancare alla più celebre “All my Friends”.
Tratto sonoro distintivo rimane la ritmica, sempre un tappeto intenso e in apparente crescendo e i riff di chitarra elettrica di Al Doyle.
Al momento non c’è spazio per l’Italia nel tour degli LCD Soundsystem, il posto più vicino in cui potrete ascoltarli è Dublino nelle serate del 27,28 e 29 Settembre.
Una buona idea per un last minute di quelli da incorniciare.
In conclusione, American Dream è un grande album, che, se acquistato in vinile, vi sorprenderà per la profondità di suono e la precisione, perfettamente adeguato alla vostra discoteca personale pronto ad essere tirato fuori ed a girare per portarvi in viaggi introspettivi comodamente liberi nella vostra casa.
Inutile dilungarsi o prodursi in analisi più approfondite, la quantità di spunti è tale che affidiamo ad ognuno di voi, più di tutte le altre volte, tirare fuori la sfaccettatura che più sentirete vicina.
Le ha tutte.
Se dovessi scegliere, prenderei “Emotional Haircut”, Ian Curtis è vivo e lotta insieme a noi.
TRACKLIST:
- Oh Baby – 5:49
- Other Voices – 6:43
- I Used To – 5:32
- Change Yr Mind – 4:57
- How Do You Sleep? – 9:12
- Tonite – 5:47
- Call the Police – 6:58
- American Dream – 6:06
- Emotional Haircut – 5:29
- Black Screen – 12:05