Tappa romana per i Sick Tamburo, che giovedì sera al Monk hanno portato in scena “PAURA E L’AMORE”, il nuovo disco di inediti.
Sono passati ormai dieci anni dal disco d’esordio della band: è infatti il 2009 quando viene pubblicato il primo album del gruppo.
La band di Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani, che continuano essere figure rilevanti nella scena musicale italiana, è ormai distante anni luce dall’esperienza dei Prozac+.
I Sick Tamburo riescono ogni volta a presentare un punk rumoroso e graffiante accompagnato però dai testi minimalisti ma mai banali di Accusani.
Sebbene la ricetta di Paura e l’Amore sia un po’ diversa dal disco precedente, Un giorno nuovo, anche quest’ultimo lavoro ha tutte le carte in regola per rimanere negli annali del punk rock italico con quell’approccio alt-rock che rende facilmente fruibile le nove tracce del disco.
Il disco tiene anche dal vivo e i Sick Tamburo l’altra sera ce l’hanno messa tutta per mettere in mostra le loro nuove perle.
A scaldare il pubblico prima della band di Pordenone, un esplosivo Johnny Dal Basso. Il rocker campano, in tour con il suo terzo disco, Cannonball, riesce a canalizzare sul palco l’energia carnale che scorre all’interno dell’album .
Non si risparmia Johnny, che ci regala tutta l’intensità e la passione di cui dispone, insomma una vera “palla di cannone” lanciata a tutti noi, a ricordarci che il buon rock italico è ancora vivo.
Sul palco salgono quindi i Sick Tamburo e l’inizio dello show è dedicato alle nuove canzoni con Agnese non ci sta dentro, Quel ragazzo speciale e il secondo singolo estratto: Baby blue.
Purtroppo questa è anche la parte caratterizzata da una pessima acustica, che durante il concerto migliorerà e anche di molto. Per i primi tre o quattro pezzi il suono sembrava però piatto e privo di profondità: manca la limpidezza e la chiarezza necessaria per capire i testi, laddove la voce di Accusani canta i nuovi pezzi ancora semi sconosciuti per il pubblico romano.
Per fortuna tutto questo non dura tanto e già con Anche Tim Burton la sceglierà (sesta canzone in scaletta) l’acustica è migliorata molto.
Il pubblico segue con partecipazione sia le canzoni nuove sia quelle vecchie e, quando qualcuno chiede Acido Acida, Gian Maria Accusani si inalbera un po’ definendola la “canzone più brutta che abbia mai scritto”.
In ogni caso il pubblico sarà premiato con una buona versione di Un giorno nuovo e La fine della chemio in chiusura, ovvero in quel momento in cui gli artisti dicono che se ne vanno e poi tornano per il bis. Bis che riapre con Meno male che ci sei tu.
Non manca niente ad una delle prime date del nuovo tour dei Sick Tamburo: l’energia, la follia e la determinazione del gruppo è alta dall’inizio alla fine.
C’è stata anche una breve comparsata di Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) sul palco e, per i nostalgici, i Sick Tamburo mettono in scaletta una chicca che avrà più di vent’anni: Betty Tossica (dei Prozac+).
Avevamo già visto a Roma dal vivo la band di Accusani and co. la scorsa estate e l’altra sera abbiamo avuto un’altra conferma, se ce ne fosse bisogno, che si tratta di una grande band.
Foto di Mattia La Torre