Kasabian are back.
Esibizioni live nei night show più famosi del pianeta e il singolo “You’re in love with a psyco” hanno anticipato l’uscita il 5 maggio del sesto album in studio della band di Leicester.
Prodotto dal chitarrista Serge Pizzorno, è un lavoro ricco di suono, nell’accezione più immediata per l’impianto auditivo dell’essere umano, e per i suoi piedi.
Sono numerose le tracce dove tornano corpose e ricche di overdrive le chitarre, missate con ritmi trascinanti, frutto del mix di basi campionate e il talento di Ian Matthews, “Ill Ray (The King)” ne è un esempio cristallino, apre la tracklist, composta da 12 tracce, e fa subito capire le intenzioni.
E’ un riavvicinarsi ad Empire tornando da 48:13, cartina al tornasole di una band ben salda nel suo percorso ed efficace nell’autocritica.
“Are you looking for an action” ridà lustro al suono mancuniano che da qualche anno si è perso nel nord dell’Inghilterra, mentre “Comback Kid” riprende i fiati, quelli che nei loro concerti tutti aspettano sul finale di “Fast Fuse”.
La voce inconfondibile di Meighan guida le liriche dirette e compagnone, a volte guascone, il ragazzo è in grande forma e si sente.
C’è spazio per ballate dalla base hip hop come “The Party never ends”, un testolisergico e melanconico che regala uno spaccato sulla solitudine e infinita tristezza della festa a tutti costi, tutti i giorni.
“Sixteen Blocks” introduce addirittura una sorta di One Drop reggae, insomma non manca nulla in questo lavoro.
“For Crying Out Loud” è uno di quei dischi da comprare senza dubbi e incertezze, da consumare nell’autoradio, nei djset dove vi pare.
Ma è quanto di meglio oggi tiene in vita il BritPop.