“The Children”(Freecom/Factory Flaws) è il singolo che presenta alla scena italiana Hån, sospesa tra dream pop e synth.
Come sempre abbiamo scelto di avvicinare subito HÅN, la ragazza del Lago di Garda per toglierci subito qualche curiosità e permettervi di conoscerla insieme a noi.
Ciao HÅN e benvenuta su Casa Suonatori Indipendenti.
Cominciamo dal titolo del tuo singolo “The Children”. Ci rimandi alla fanciullezza, età in cui ci sono gli eventi più segnanti della vita. Quando hai percepito per la prima volta di volere scrivere canzoni, il bisogno di usare le note per raccontare quello che percepivi?
Ciao! Grazie! Il titolo indica qualcosa che si vuole lasciare indietro, che non è necessariamente “l’infanzia”: può essere un posto, una persona o una fase. In ogni caso c’è una crescita dietro e questo è ciò a cui rimanda il titolo.
Ho sempre letto molto e le materie umanistiche mi affascinano, quindi è venuto abbastanza naturale provare a scrivere qualcosa di mio fin da quando avevo 10/11 anni. I primi tentativi non li definerei proprio canzoni, a dir la verità.
Poi sono molto perfezionista e critica verso me stessa, quindi nonostante avessi da tempo molto materiale non mi ero mai esposta personalmente fino ad ora.
Ma sul telefono ho registrazioni di 5 anni fa (ride)
Nel testo della canzone usi molte immagini, è questa la cifra lirica che preferisci? Hai scelto così di evocare quel sentimento di profondità che si sente netto dalla tua musica?
Mi piace creare delle immagini più che raccontare esplicitamente una storia, in modo che ognuno possa leggerci un pò quello che vuole inserendo le proprie esperienze. Ovviamente il significato del pezzo c’è e spero si colga, ma ogni frase ha una propria vita e potrebbe essere letta in modi diversi. E poi la mia musica è strettamente collegata all’elemento visivo, perchè quando scrivo non posso fare a meno di pensare ad immagini, scenari e paesaggi.
Il brano unisce atmosfere rarefatte ad una base ritmica incalzante, puoi darci qualche anticipazione sullo stile che avrà il tuo album?
L’album sarà in realtà un EP e conterrà altri 4 pezzi. Lo stile lo stiamo ancora definendo, ovvero, i pezzi non sono ancora stati registrati e perciò fino all’ultimo (in pratica il giorno prima di andare in studio) probabilmente continueranno a cambiare ed evolversi. Come ho detto prima sono molto critica e penso sempre che quel che faccio possa essere migliorato. Mi piacerebbe che tutti i pezzi fossero completi, da ogni punto di vista, ma spesso è difficile riuscire ad avere la percezione del prodotto finale quando le cose sono ancora in corsa. Ti posso dire che sicuramente l’EP manterrà quel contrasto tra musica evocativa e ritmiche più dark e profonde, e che avrà un’impronta dark pop. E vorrei riuscire a riversare la mia idea di musica in un’identità musicale ben definita, ecco.
E’ difficile nel tuo caso individuare un solo artista di riferimento, perciò lascio che sia tu HÅN a dirci quali sono quelli che ti hanno influenzato maggiormente, ma soprattutto cosa ascoltavi durante le registrazioni del disco.
Ci sono un sacco di artisti che ammiro e che ascolto da sempre: Radiohead, Bon Iver, Daughter, Alt-J, The Smiths. Ultimamente ho scoperto The japanese house e Maggie Rogers, due ragazze molto interessanti che fanno un pop diverso dal solito. Quando ho scritto i pezzi del disco ascoltavo molti artisti di elettronica (Dreamkoala, Baths, Bonobo) uniti ad ascolti più alt-pop (Lorde, The xx, The 1975, Lana del Rey). Poi ci sono alcuni brani che vanno oltre tutto, ad esempio nonostante non ascolti molto Björk ritengo Hyperballad un pezzo bellissimo. Potrei parlarne per un’altra mezz’ora perchè in realtà ascolto veramente di tutto, ma mi fermo.
Prima di salutarci, e ringraziarti per quest’intervista, un’ultima doppia domanda: dove potremmo ascoltarti dal vivo nei prossimi mesi? Puoi darci anche qualche anticipazione sulla line up, sarai da sola o avrai dei musicisti con te?
Allora, suonerò il 2 giugno a Schio per la preview del Line Festival e poi il 25 Giugno al Lumen Festival. Ci sono altre date ma è ancora tutto da confermare, quindi non posso rivelare nulla.
Sorniona e beffarda si congeda così HÅN, lasciandoci l’attesa e la curiosità di ascoltare il contenuto del suo prossimo lavoro, che per quanto “The Children” ci ha fatto innamorare aspettiamo con trepidazione.b