Venerdì 10 settembre è uscito “Adventureland”, il nuovo album degli Oregon Trees.
Il disco degli Oregon Trees è distribuito da Artist First e registrato presso il Monolith Studio.
Questo lavoro propone una nuova versione della band bresciana, lo stesso titolo racchiude molto del mood dell’album: Adventureland, infatti, è una sorta di neologismo nato per parlare di quella sensazione che nasce ma non puoi descrivere, e che racchiude in sé ironia e malinconia.
Ciao ragazzi! Ci raccontate come è nato il disco “Adventureland”?
L’idea di un disco è nata a marzo 2020, con il primo lockdown: live saltati e prospettive incerte. Da lì ci siamo posti l’obiettivo di produrre brani da casa in modo del tutto spensierato e senza scadenze precise, in estate abbiamo poi registrato i brani in studio, ultimati a maggio 2021.
La cosa più soddisfacente è stata la crescita in tutti noi e l’esperienza impegnativa quanto gratificante, realizzata anche grazie a molti amici e artisti che hanno collaborato con noi.
So che è difficile da dire, ma qual è la traccia più forte dell’album secondo voi?
Il nostro brano preferito è Paradise.
Ma, per capire, perché vi siete chiamati Oregon Trees?
Inizialmente il nostro sound e immaginario di riferimento era l’indie/folk, da qui nacque l’idea di un nome che potesse richiamare geograficamente i paesaggi statunitensi, a cui poi ci siamo affezionati e che abbiamo deciso di mantenere nonostante il cambio di rotta.
Ci ha colpito anche la copertina del disco, ci raccontate chi è l’autore e cosa simboleggia?
La copertina del disco è stata elaborata da un’artista francese di nome Adèle Hennion.
Rappresenta la concezione di una realtà sospesa ai limiti del tempo e dello spazio, al di sopra delle nuvole, tema ricorrente nell’immaginario legato a questo album.
Potrebbe rappresentare essa stessa una delle infinite rappresentazioni possibili di Adventureland, che potrebbe essere un luogo, ma anche uno stato mentale, una sensazione.
Cosa potete spoilerarci?
A breve uscirà un videoclip di una traccia dell’album e possiamo dirvi che il protagonista si macchierà le scarpe di gelato.