Novamerica è un cantautore che ama la musica pop integra e sincera: venerdì 6 settembre è uscito il suo nuovo singolo, Una Canzone per l’Estate.
Hai fatto una scelta molto rilevante, passando da un progetto cantato e concepito in inglese a un progetto tutto in italiano. È stata una decisione razionale o ti sei ritrovato quasi naturalmente a scrivere nella nostra lingua?
Era qualcosa che avrei voluto fare sin dall’inizio di Novamerica: la mia musica preferita, quella che arriva al cuore, è quasi sempre italiana.
Sei/sette anni fa provai a scrivere qualcosa in italiano, ma con scarsi risultati: l’inglese, pur non essendo la mia lingua, mi permetteva di gestire più agevolmente la metrica.
Per questo scrivere in italiano è stata la mia sfida.
Qual’è la principale differenza tra lo scrivere un testo in italiano e uno in inglese? Credi che abbia qualche riflesso anche sulla scrittura della musica?
Sì, nel mio caso l’italiano ha molta influenza sulla melodia; molto spesso scrivo prima la musica e poi il testo.
Se con l’inglese seguivo fedelmente la melodia prefissata, con l’italiano sono costretto ad aumentare il numero di note, perché nella nostra lingua non ci sono molte parole a una sillaba o con l’accento.
Se ci fai caso certi grandi cantautori (Venditti, Baglioni, Dalla) hanno sempre costruito delle melodie che strabordano rispetto alla musica.
In “Una Canzone Per L’Estate” suona Cucchia, saxofonista fra gli altri di Vasco Rossi, che realizza un bellissimo assolo di sax sul finale. Conoscevi già Cucchia o è stato il vostro primo incontro quello di questo brano?
Conoscevo il suo timbro e il suo fraseggio nei dischi di Vasco, ma non lui personalmente. È un musicista dotato di una sensibilità pazzesca: mi ha detto che si è commosso suonando l’assolo sul mio pezzo.
Inserire lui nella coda del brano è una ciliegina sulla torta che riporta tutto ad un sound italiano storico, era proprio quello che volevamo.
Il video di “Una Canzone Per L’Estate” è piuttosto particolare e si regge sul contrasto fra i due protagonisti, così come la canzone gioca sul contrasto fra il mare/il concetto di estate e il fatto che l’estate stia finendo. Che interpretazione dai tu al video?
Il video mette in risalto ciò che delle località balneari non mi piace, cioè l’affollamento di persone, il cemento, le giostrine per i bambini…
Questa è la chiave del brano: un cantautore prova a fare il pezzone per l’estate, ma non ce la fa completamente perché quel tipo di estate, di cui le radio si nutrono, non gli piace, non fa parte di lui.
C’è una frase nel testo che mi piace particolarmente: forse una musica può sciogliere il rancore. Credi che la musica possa ancora servire come fonte di cambiamento sociale, di risveglio e di “rivoluzione”, un po’ come avveniva negli anni ’60-’70?
Mi rassicura il fatto che ti piaccia, è una frase su cui sono sempre stato in dubbio.
Ognuno vive i testi a modo suo e questo lascia un’apertura infinita sulle possibilità di scrittura. La frase significa che la musica spesso riesce a farti sfogare, a farti uscire da emozioni pesanti.
Nella mia musica forse cerco più un risveglio emozionale che sociale/politico.
Per fare della musica socialmente impegnata c’è bisogno di un pensatore molto preparato, mi sembra che i giovani di oggi siano molto lontani dallo studio della politica o dei problemi sociali, compreso me stesso.
Non basta leggere qualche articolo sull’Internazionale.
La maggior parte delle tue canzoni sono piuttosto lunghe. Come giustifichi questa scelta artistica in un panorama sempre più usa e getta, dove quello che conta magari è soltanto un ritornello e le canzoni vengono spesso scritte per soddisfare criteri di selezione di tastemaker o servizi di streaming?
Hai ragione, però la versione radio di Una Canzone per L’Estate arriva a 3 minuti e 30 🙂
Non è una scelta, i pezzi mi vengono spesso lunghi e devo dire che i miei produttori mi stanno aiutando a trovare delle soluzioni più semplici.
Non avendo mai fatto musica pensando alle moderne piattaforme d’ascolto, non ho mai badato molto ai canoni di una fruizione commerciale.
Possiamo aspettarci qualche altra sorpresa dopo Una Canzone Per L’Estate?
Sì, una canzone per l’inverno. A dicembre uscirà il secondo singolo su Rokovoko Records, forse parlerà di matrimonio, vediamo…