Venerdì 24 giugno 2022 è uscito “Glicine”, il disco di debutto del progetto Nicedays.
Nicedays ci propone un pop dalla venature urban e lo-fi direttamente dalla pianura padana, alter ego di Nathan Schinocca e Glicine è il primo assaggio di un disco in arrivo questa primavera.
Dentro Glicine c’è l’esigenza di affrontare concettualmente le tensioni che nascono dalla coesistenza fra passato, presente e futuro.
L’armonia fra questi 3 elementi è il concept stesso dell’EP.
A volte si rimane incastrati nei “what if” delle scelte passate, viziate dal senno di poi presente. Allo stesso tempo la struttura della società pone le persone giovani in una posizione di infelicità verso il futuro.
La soluzione, almeno secondo Nicedays, si trova nella complicata azione di tornare al presente per vivere, prendere in mano le proprie possibilità con la consapevolezza di aver agito verso la connaturata esigenza di essere felici.
Ne abbiamo parlato con lui.
Quando nasce ufficialmente il progetto “Nicedays” e come sta andando sinora?
Nasce all’inizio del 2018, anche se all’inizio aveva il nome di “Monalisa”.
Considerando che sono un emergente senza etichetta, due singoli su tre sono finiti su una playlist editoriale di Spotify, facendomi raggiungere globalmente 5.500 ascolti. che a me già sembrano tantissimi.
E com’è stato il tuo approccio alla scrittura in italiano? Naturale o forzato?
Sono un grande fan di gruppi come i Verme, I Fine before you came, Generic animal. quindi sono abituato a sentire musica in italiano, scrivere è stato una conseguenza naturale.
A quali luoghi fai riferimento in questo disco? Malpensa e che altro?
È un disco italiano, lombardo. Ci sono generalmente ambienti che ho vissuto in prima persona. Ho pensato avrebbe avuto più senso, ricercando una certa sincerità, parlare del mio “piccolo” mondo.
Un progetto musicale è vincolato ai meccanismi delle playlist di Spotify? Com’è per te?
Prima di pubblicare l’EP non avevo idea di cosa significasse stare in questo mondo. e nemmeno ora ce l’ho. Però se sei abbastanza fortunato da finire in una playlist, quantomeno è più semplice uscire dal proprio giro di ascolti e arrivare a più persone. Per me è stato esattamente così, avendo avuto la fortuna, come dicevo prima, di essere finito in una playlist editoriale per ben due volte.
E ora cosa accadrà?
E chi lo sa! Probabilmente in autunno/inverno uscirò con nuove cosine, anche perché negli anni ho scritto molte cose, e alcune di queste sono davvero interessanti 🙂