Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Marco Forieri, trent’anni di carriera musicale e un percorso invidiabile in formazioni come quella dei Pitura Freska.
Dopo tre anni di assenza, Marco Forieri torna con un nuovo singolo dal titolo Col Bastone e un mood tutto nuovo.
Quale lezione dovrebbe darci Col Bastone?
Io non devo dare lezioni a nessuno, solo ai miei allievi di sassofono. A volte nelle recensioni mi si accusa di scrivere troppo la mia visione personale, ma io vedo le cose con i miei occhi non con quelli degli altri, non sono un filosofo.
Ho solo raccontato come mi sento dopo anni di vita nel mondo della musica.
È vero altresì che ancora adesso i miei testi ritrovano interesse da chi gli ascolta dai tempi dei Pitura Freska fino alle mie ultime produzioni soliste.
Ci spieghi la correlazione tra video e brano? Chi ha avuto l’idea?
Conosco Luca Bragagnolo, il regista del video, da molti anni e da un po’ di tempo ci siamo riproposti di fare uno o più video insieme. Dopo aver scritto il brano ho incominciato a pensare al video e in maniera naturale ho pensato ad una parodia del film Arancia Meccanica.
Ne ho parlato a Luca e ne è stato entusiasta. Io avrei fatto un video più violento sempre nei limiti del rispetto. Lui lo ha evoluto aggiungendo la storia e un omaggio al film Joker.
Il tuo è un percorso di quasi trent’anni di musica. Hai voglia di raccontarci tre episodi della tua carriera che porterai sempre con te?
Ho cominciato a suonare più di quaranta anni fa e il mio primo concerto pagato è del 1984, dunque molto più di trent’anni. Gli episodi che più mi ricordo sono legati ai momenti pre e post concerto.
Il raggiungimento del disco di platino con i Pitura Freska ad una festa con gli Elii a Milano con furti e incidenti.
Negli anni Novanta, quando la Digos veniva a controllare se c’erano degli ordigni sotto al palco per le ripetute minacce fatteci dagli indipendentisti veneti.
Le feste fino all’alba in Sardegna con fiumi di Cannonau bevuti assieme agli organizzatori, le giunte comunali, la polizia e i carabinieri improvvisando canti in dialetto veneziano, gallurese e sardo.
Che consiglio daresti a chi vuole iniziare in questo complicati anni ’20?
Non preoccupatevi, il Covid è solo di passaggio, concentriamoci sul nostro lavoro perché dobbiamo farci trovare pronti e carichi per l’estate 2021.
E adesso? Prossimi step?
Devo finire il disco che vorrei fare uscire per Natale 2021, mentre è già pronto video e secondo singolo che uscirà a gennaio 2021. Vorrei riuscire a produrre altri due video per il prossimo autunno e inverno.
L’importante è che si rincominci a suonare, perché le casse sono vuote e i soldi finiti.