Se avete amato Osvaldo e la sua Tramonti Sul Mare, allora sicuramente amerete anche i Malamore, con quella loro carica nostalgica e vintage che ci fa sentire come sarebbero gli anni Cinquanta nel sud d’Italia in una seria Netflix.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con loro.
Stilisticamente, che differenza c’è tra il “vecchio” Osvaldo e i Malamore?
Crediamo che lo stile non sia cambiato più di tanto. Siamo insieme da quasi due anni e, anche se fino a qualche settimana fa non avevamo ancora un nome, abbiamo cercato di portare in giro la nostra immagine nella maniera più sincera possibile.
In che modo i Malamore sono diversi da una generica band it-pop che troviamo in Italia?
Noi non crediamo di essere diversi dagli altri, bensì di avere qualcosa da dire che possa arrivare in un modo nuovo alla gente. Quindi, starà a voi deciderlo.
Fotografia è un brano autobiografico? Che cosa racconta?
Fotografia racconta la bellezza dell’amore, del modo in cui porti a condividere le cose più semplici nella vita quotidiana, come una giornata al mare che resterà eterna nei ricordi. Sì, è autobiografico.
Avete ascoltato la cover di Malamore di Sinigallia? Come suona? A quando una vostra cover?
Crediamo che Sinigallia sia uno dei migliori musicisti e produttori nel panorama musicale italiano e infatti non poteva che omaggiare Enzo Carella nella maniera più favolosa. Al momento suoniamo Malamore durante i nostri live, ma ancora non abbiamo pensato di inciderla.
A quando un album? E cosa dovremmo aspettarci?
Il nostro primo album sarà pronto per il prossimo inverno e parlando di aspettative, crediamo di aver racchiuso in un mix di suond e scrittura, tutto quello che ci rappresenta.
Com’è la scena musicale laggiù in Puglia?
C’è un movimento musicale in continua crescita. Suonando in giro, abbiamo notato che c’è un buon numero di persone che sono molto interessate ai concerti e questa crediamo sia una cosa da non sottovalutare. Purtroppo scarseggiano (ma non del tutto) i posti attrezzati per fare musica live.
di Smoking Area