Dopo aver ricevuto il loro album d’esordio, abbiamo deciso di ntervistare La Methamorfosi, per farci raccontare chi sono, da dove vengono e cosa vogliono portare sulla scena musicale italiana.
Presentate il vostro progetto a chi vi sta conoscendo per la prima volta con quest’intervista?
La Methamorfosi nasce nel 2016 come una sorta di esperimento: scrivere canzoni inedite con sonorità alternative-rock-metal (a forte impronta internazionale), abbinate a testi in italiano.
Si tratta di una sfida che ci ha sempre affascinato e che deriva dall’urgenza di comunicare sensazioni ed emozioni in modo semplice e diretto, facilmente fruibile per chi ascolta.
Dopo circa un anno di songwriting e di prove è stata completata una prima manciata di pezzi, che sono stati registrati ai Black Mirror Studios di Udine.
Poi sono iniziati i concerti in tutta la regione e parallelamente la band ha continuato a scrivere nuovo materiale, che è stato anch’esso registrato in una seconda sessione in studio (dicembre 2018); quindi tutto il materiale è stato attentamente selezionato e mixato dal fonico Luigi Del Missier.
Siamo così arrivati alle 11 tracce del nostro primo album ufficiale, uscito il 2 settembre 2019, per il quale è stato scelto il titolo Guai, che è anche il brano di apertura.
Chi sono La Methamorfosi?
La Methamorfosi sono Michele (voce), Matteo (chitarra), Piero (basso) e Joe (batteria).
La band è frutto dell’incontro di musicisti provenienti da diverse esperienze in gruppi rock friulani (Jar of Bones, Tapir Gets Angry), che negli anni 2000 avevano ottenuto un discreto riscontro anche a livello nazionale (con un repertorio tutto in inglese).
La svolta – a cui si deve ameno in parte la scelta del nome della band – è stata appunto quella di creare un nuovo progetto dedicato esclusivamente alla lingua italiana, per valorizzarne i pregi e provare a vedere se veramente il rock in Italia è morto oppure, come crediamo noi, solo un po’ “assonnato”, ma con molti appassionati desiderosi di ricominciare ad ascoltare musica ad alto volume e divertirsi tutti assieme in un locale davanti una band che spacca!
Da quando suonate? Dove vivete? Com’è la scena locale?
I singoli componenti della band hanno una lunga esperienza sia live che in studio maturata con i rispettivi gruppi di provenienza; il primo concerto de La Methamorfosi risale alla primavera del 2017 al Castello di Udine, città dove vivono Matteo e Piero, mentre Joe abita a Cividale e Michele a Nespoledo (sempre in provincia di Udine).
In Friuli, nonostante una posizione un po’ defilata rispetto le grandi città italiane, c’è sempre stata una scena musicale molto intensa, con artisti e band di successo (Elisa, Prozac +, Tre Allegri Ragazzi Morti, Mellow Mood, Slowmotion Apocalypse, Raintime, Fake Idols) ed altri meno conosciuti ma altrettanto validi.
Oggi la scena sembra meno effervescente, ma ci sono molte bands di valore che meritano visibilità (Alba Caduca, Volvodrivers, The Gangsters, Brut & Madone, Sever, Commando), con cui abbiamo stretto una sincera amicizia e collaborazione.
Ci supportiamo l’un l’altro e quando ci chiedono di fare una serata ci chiamiamo a vicenda come gruppo spalla.
Di cosa parla il vostro “Guai”?
La cura dei testi in italiano è stata sin dall’inizio la prerogativa della band, una sorta di chiave di accesso per entrare nel nostro mondo “malato”.
Guai parla di errori, di debolezze, di strade smarrite ma anche di orgoglio, di voglia di riscatto, di voglia di dire “io non ci sto” davanti a situazioni o comportamenti che non ci piacciono.
Viviamo in un silenzio assordante davanti a palesi ingiustizie ed un disinteresse dilagante per le cose importanti, un mondo fatto solo di simboli di ricchezza e potere come unici modelli da imitare; noi non ci stiamo e vogliamo far sentire a tutti la nostra voglia di “dissentire” da queste logiche materiali vuote di contenuti.
Cosa c’è nel prossimo futuro?
Il primo album è uscito come autoproduzione il 2 settembre, in streaming anche su Spotify e Apple Music e in download digitale su ITunes.
Da questo lavoro abbiamo tratto i video Guai e SP (Sostanza piacente), entrambi disponibili sul nostro sito oppure sul nostro canale Youtube.
Il video di SP (Sostanza Piacente), scelto come primo singolo, prodotto da Fabio Tesi e La Methamorfosi e ripreso e montato da Think Digital, ha raggiunto nella prima settimana di pubblicazione 90.000 visualizzazioni sulla piattaforma digitale di YouTube, risultato oltre ogni previsione di cui andiamo molto fieri.
Per promuovere la nostra musica abbiamo stretto una collaborazione con l’agenzia Lunatik di Gian Paolo Giabini, persona di grande esperienza che ci sta dispensando consigli molto utili in attesa di un eventuale contratto discografico.
Adesso stiamo organizzando la programmazione live per l’inverno 2019-2020 e non vediamo l’ora di suonare dal vivo le nostre canzoni!