È uscito venerdì 24 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Il verso giusto“, il nuovo singolo de Il Metz.
Dopo il precedente singolo Canzone per non crescere, Il Metz ci invita nel suo personalissimo mondo a tinte pastello dove il cantautorato italiano si fonde con influenze di respiro internazionale e vibes crepuscolari, in un brano dedicato a chi si sta leccando le ferite.
Il verso giusto è un nuovo piccolo tassello di un’autobiografia musicale privata che si comporrà in un disco di prossima uscita.
Lo abbiamo intervistato, per chiedergli di più del suo verso giusto.
“Il verso giusto”, il tuo nuovo singolo, e “Canzone per non crescere”, il tuo precedente brano, sono in qualche modo collegate tematicamente? E, in generale, c’è un tema o un ingrediente che non può mai mancare in un brano del Metz?
No in realtà no…non sono collegate! Ma sicuramente mi piace soffermare l’attenzione su temi condivisibili da più persone. Alla fine siamo tutti uguali in differenti situazioni.
Perchè dici che “Il verso giusto” è in qualche modo un brano per chi si sta leccando le ferite? Che ferite ti stavi leccando quando l’hai scritto? E ora come stai?
Mah sicuramente è un brano per chi si accetta com’è! Ho attraversato dei periodi di grande buio come capita a tutti e questa canzone mi aiutato molto a demonizzarlo.
La musica è anche una grande ricerca in se stessi.
La tua musica può essere effettivamente definita un’autobiografia musicale? Ha in qualche modo una funzione anche di auto-analisi per te, scrivere un pezzo nuovo?
Assolutamente si ma non sempre e non per forza. Lascio molta libertà alla mia vena creativa. Alle volte mi porta su temi più leggeri alle volte su temi più profondi…non c’è una regola ma solo quello che sento.
Comunque la musica per me è assolutamente auto analisi; è un sentimento che ti porta a scavare dentro te stesso e tirare fuori le cose. Questo porta al dubbio che per me è una componente fondamentale nell’arte.
E a tal proposito, cosa provi a riascoltarti?
Sempre strano riascoltare quello che scrivo. Alle volte non mi piace e questo penso mi spinga sempre a fare del mio meglio e ricercare ancora quello che mi fa stare bene.
Quali influenze musicali possiamo trovare qui dentro?
Nella mia musica ci sono tante influenze musicali; in questo brano sicuramente ci troverei il cantautorato italiano come Brunori o Cremonini ma io ci sento anche molte cose inglesi e americane. In generale non mi ispiro precisamente a nessuno ma cerco di scrivere delle cose che mi rappresentino come musicista e soprattutto come individuo.