Vergine è un duo elegante, che mescola atmosfere elettroniche vintage e moderne al contempo ad una voce innocente che racconta la parte più nascosta della sua (o della tua?) mente.
Vergine sono Lucia Lareglia (Voce, Elettronica) e Pierpaolo Ovarini (Elettronica, Chitarra). Contemporaneamente è il loro singolo d’esordio, uscito lo scorso 20 dicembre.
Il brano racconta la storia di due amanti che si rincorrono nel tempo, camminano per le stesse vie di Bologna, sotto lo stesso cielo, ma mai nello stesso momento.
Chi sono i Vergine e perché avete scelto di chiamarvi così ?
Siamo un duo che produce canzoni e musica elettronica, cerchiamo di raccontare storie e portare energia e suggestione sul palco. Il nome ha una miriade di significati diversi anche per noi che lo abbiamo scelto e non lo vediamo mai come un univoco. Le diverse possibilità musicali e concettuali che il nome ispirava ce lo hanno fatto scegliere.
Credete nell’oroscopo?
Io (Pierpaolo) personalmente non credo nell’oroscopo. Lucia sì, lei tra l’altro è della Vergine, però come molte delle cose non basate sulla logica e inspiegabili che ci accadono tutti i giorni sono convinto che si tratti di una fonte di ispirazione.
Farsi influenzare da qualcosa il cui significato non è lampante accresce il potere creativo dell’artista.
Non è molto importante da dove provengono lo stimolo o le vibrazioni positive, molto di più è saperli raccogliere e trasformare in qualcosa di bello.
Come vi siete conosciuti e quando avete deciso di iniziare a collaborare?
Noi produciamo musica elettronica da tempo e abbiamo già collaborato in precedenza in altri progetti musicali spaziando dal jazz all’elettronica. Nell’ultimo anno ci siamo spostati sulla canzone italiana. Ci siamo conosciuti circa 7 anni fa ad Urbino per opera di amici musici in comune, con il passare del tempo le diverse circostanze musicali che abbiamo condiviso ci hanno permesso di conoscerci meglio e lavorare insieme definitivamente nel 2016. Possiamo dire che la nostra musica è nata ad Urbino da quel momento in poi.
“Contemporaneamente” è il titolo del vostro nuovo singolo. Qual è il legame con la città di Bologna ?
Contemporaneamente ha l’anima bolognese, è stata scritta qui, la storia che narra ha come sfondo le vie bolognesi, Piazza Maggiore, parla indirettamente di Lei.
Quali sono gli artisti a cui vi ispirate?
Ci ispiriamo sicuramente ad artisti differenti ma entrambi spaziamo senza pregiudizi tra i generi. È sicuramente scontato dire che non si possa fare un catalogo di artisti modello dato che le influenze sono disparate e si inseriscono inconsciamente nella musica dei Vergine.
Potremmo ispirarci ad un drop di Skrillex, una costruzione ritmica degli Snarky Puppy, un riff dei Black Sabbath, una frase di Calcutta, una progressione di John Coltrane, la poesia di Bon Iver o il virtuosismo di Tosin Abasi.
Quali sono le vostre aspettative per questo 2020?
Di aspettative ne abbiamo tante, la più importante ora è quella di pubblicare altra musica, altri brani, ne abbiamo tanti nel cassetto, non sarà facile ma ce la metteremo tutta, abbiamo tanta voglia di farvi ascoltare la nostra musica.
Il desiderio che avete espresso il 31 dicembre a mezzanotte?
Di portare tutto questo al livello di espressione migliore che si possa raggiungere. Fare sempre musica migliore e salire su più palchi possibili in giro per il nostro stivale.