Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Hygge, cantautore di Bologna (ma ancora prima di Potenza), che si affaccia sulla scena indie con un primo singolo dal titolo Jacopo, che non è altro con un racconto biografico in onore di un vecchio compagno di liceo.
Vi consigliamo di ascoltarlo se anche voi amate i ragazzi presi bene ma tristi dentro, Antonio / Hygge farà per voi.
Ciao e benvenuto. Come presenteresti il tuo progetto a chi sente parlare di te per la prima volta?
Faccio musica, nulla di che, poi spetta agli altri mettere etichette, dire che faccio un genere piuttosto che un altro, credo di essere sincero, tutto qui. E non c’è stato neanche un momento preciso in cui ho deciso di avviare il mio progetto musicale, la verità forse è che ci ho sempre lavorato e comincio solo ora a muovermi nella scena. Ho anche la fortuna di vivere a Bologna, che è un ambiente particolare, un po’ elitario ma che ci sta. La cosa che mi stimola di più è l’idea di vivere posti che hanno vissuto anche Dalla, Guccini etc…
Ci sembra di capire che Jacopo è una persona realmente esistente. Hai voglia di parlarcene?
Si guarda è un mio amico del liceo, alla fine non ho mai troppo gusto a spiegare le canzoni perché il bello è che ognuno immagina la sua, io mi sono limitato a raccontare qualcosa per come l’ho vissuta, se poi qualcuno la vede in maniera del tutto diversa a me prende bene uguale
Hai voglia di parlarci del processo di creazione di Jacopo? Qual è stato il tuo modus operandi?
Sono partito dal titolo, parto quasi sempre da lí, mi immagino il mondo dietro e mi viene più facile cominciare, l’ho scritta a Bologna in cameretta, con la chitarra, nulla è uscita così.
Dici che vorresti un futuro in VHS. Hai voglia di spiegarci meglio questo poetico anacronismo?
Per rivivere le cose che mi succedono con la nostalgia del passato.
Hai qualche buon proposito per il 2020?
Suonare tantissimo, magari arrivare a sempre più persone, la strada è lunga ma se andassi di fretta non avrei nemmeno cominciato.
Come possiamo seguirti?
Su Instagram: @hyggeconlah, FB e su Spotify ovviamente.
di Smoking Area