Il nuovo singolo degli Ex Marte si intitola“False promesse” ed è distribuito da Artist First.
Gli Ex Marte hanno realizzato e prodotto il loro nuovo brano, poi finalizzato insieme ai ragazzi di Impronte Records.
Un animo di protesta, una reazione energica che diventa quasi irriverente nel momento in cui si prende coscienza delle reali dinamiche dietro i rapporti con alcune persone.
Arrivare ad aprire gli occhi però non è sempre facile e richiede comunque tempo, delusioni e pazienza. Quando ci si arriva però, la musica cambia.
Ecco a voi il racconto dagli stessi Ex Marte!
“False promesse” suona un po’ come una provocazione. Ve la siete presa con qualcuno in particolare?
False Promesse è un modo di ironizzare il nostro disappunto nei confronti di quelle persone che fingono di poterci aiutare promettendoci appunto cose belle e apparentemente irrealizzabili per noi.
Non capiamo se queste persone mentono prima di tutto a se stesse, perché magari pensano di poter fare qualcosa, o se in fondo sono consapevoli ma provano quasi gusto a sparare false promesse in giro.
Essendo noi persone molto positive e solari, ironizziamo su tutto questo facendoci una bella risata prendendo spunto per scrivere nuova musica al riguardo.
C’è un artista/band che vi ha particolarmente influenzato?
In realtà ce ne sono diversi, il nostro progetto nasce ispirandoci alla musica di Bruno Mars, ma con il tempo è stato contaminato anche da alcuni artisti italiani come Cesare Cremonini, Lucio Battisti, The Kolors, Marco Mengoni e molti altri appartenenti alla scena musicale internazionale.
Se non aveste fatto musica cosa avreste fatto?
Simone: Probabilmente avrei continuato nell’ambito dell’architettura. Dopo aver preso la laurea ho deciso di abbracciare la musica, ma se non fossi stato folgorato da bambino dalla chitarra elettrica forse sarei diventato un architetto, una figura professionale in cui lato scientifico e lato creativo convivono; proprio come nella musica.
Andrea: Probabilmente avrei tentato la carriera da sportivo professionista nell’ambito del karate, sono appassionato di arti marziali fin da bambino e non ho mai abbandonato del tutto la pratica di questa stupenda disciplina che ha molte più cose in comune con la musica di quanto si pensi.
Avete mai avuto pareri così discordanti da dover ricorrere al lancio della monetina per prendere una decisione?
Fortunatamente no, abbiamo idee molto simili sia in ambito compositivo che di arrangiamento, la nostra forza è che se uno dei due si affeziona a delle idee spesso si presenta il rischio di perdere la lucidità.
Per fortuna c’è sempre l’altro pronto a rimetterlo sui binari giusti, ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro.
Un retroscena curioso è che spesso è Andrea a suggerire le parti di chitarra a Simone e Simone le parti di tastiere ad Andrea. Questo mette in mostra due cose fondamentali: la fiducia reciproca e l’umiltà di non rimanere ancorati sulle proprie convinzioni, ma di mettersi a disposizione del progetto. Probabilmente è questa la nostra forza.
Che altro avete in cantiere?
Stiamo lavorando per produrre nuovi brani e materiale di vario tipo inoltre suoneremo molto di più nel prossimo periodo dato che la situazione sanitaria e le norme anti- Covid19 sembrano permetterlo.
Ci è mancato molto il contatto con il pubblico.