Sono stato a Patrica, paesino del frusinate, per la II Edizione di Borgo in Musica e scopro, con mia piacevole sorpresa, che l’evento ospita “Indiepanchine”,
un format che promuove e dà spazio al panorama musicale indipendente italiano.
Indiepanchine – A Patrica ho ritrovato il vero ‘indie’ poichè, posso affermare con certezza che oggi la parola “indie” è diventata moda e viene utilizzata in modo indiscriminato, snaturando la vera essenza della ricerca, passione e originalità che hanno caratterizzato per decenni la musica senza etichetta.
Il vero indie non passa con Hit in radio ma si identifica con ciò che, in una serata come quella di Indiepanchine, racchiude innumerevoli parole, cercate e messe insieme dai numerosi artisti che si sono esibiti.
Prima dei tre artisti di cartello si sono esibiti giovanissimi sconosciuti con converse ai piedi,bottigliette d’acqua a portata di mano, grinta e voglia di tirare fuori tutta la loro creatività.
Dopo una birra offerta dal titano Lorenzo Lanni, che mi ha invitato all’evento per farmi conoscere Gigante संगीत, sul palco è salita Flora con la sua miscela di pop e soul che conferisce originalità ai suoi testi tutt’altro che banali.
A seguire i Panta di cui conoscevo il singolo “Così è abbastanza indie?”, band un po’ wave che dal vivo esprime tutto il suo talento e che ha donato al pubblico anche una bella cover dei CCCP.
Grande finale con Gigante संगीत, che fisicamente sembra il cugino piccolo di Calcutta, mi ha piacevolmente sorpreso perchè se oggi il progressive italiano è ancora vivo, sicuramente batte forte nelle sue canzoni. Per uno come me, cresciuto con la musicassetta delle Orme, la sua performance è stata pura adrenalina.