“Canto nella lingua madre del mio paese, il bambara, perché è il linguaggio in cui riesco ad esprimere al meglio me stessa. Canto dal profondo della mia anima e questo è il modo in cui mi parla”.
Fatoumata Diawara ha incantato l’Estragon di Bologna , la cantautrice maliana, ormai ambasciatrice internazionale della musica africana , ha conquistato tutto il pubblico con il suo nuovo album “Fenfo”, tradotto come “qualcosa da dire”, prodotto dalla stessa Diawara e da Matthieu Chedid (in arte M) e registrato fra Mali, Burkina Faso, Barcellona e Parigi.
Ad immortalare Fatoumata Diawara per Casa Suonatori Indipendenti c’era Massimo Serena Monghini.