Giunto alla decima edizione, il Color Fest continua ad essere un’isola felice nella così spesso triste provincia del profondo Sud.
Tre giorni di festeggiamenti per questo importante traguardo del Color Fest, in un territorio dove gli eventi estemporanei e le programmazioni dell’ultimo minuto la fanno da padrone.
Il Color Fest mantiene alcuni tratti distintivi che ormai lo caratterizzano da anni, come vi raccontavo nel report dell’edizione 2021. E tali tratti li ritroviamo anche nella line up di quest’anno: predilezione per nomi di richiamo per un pubblico sempre più giovane, attenzione per le hype del momento, ma spazio anche alla musica alternativa internazionale.
Questi i tre elementi che rendono vincente il festival e gli consentono di avere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
Per chi, come me, predilige certe sonorità, l’annuncio, già dallo scorso dicembre, della presenza dei Notwist è stato una graditissima e insperata sorpresa.
Il loro live calabrese ha chiuso un mini tour nel Sud dell’Italia, che finalmente testimonia di una, speriamo non unica e sporadica, controtendenza. I Notwist hanno suonato, infatti, prima in Puglia (al FARM Festival di Putignano), poi in Sicilia (per l’Ellenic Music Festival di Agrigento) e infine a Maida, presso l’agriturismo Costantino, dove il Color Fest negli ultimi anni ha trovato casa.
Fino a meno di 10 anni fa un tour con un percorso del genere sarebbe stato davvero inimmaginabile. Ma, per fortuna, i tempi sembrano essere cambiati anche a Sud, nonostante ai vecchi problemi che affliggono la zona si sia aggiunta la tempesta del Covid.
Il live dei Notwist al Color Fest ha confermato che la band dei fratelli Markus e Michael Acher è ancora in piena forma, dopo più di trent’anni di attività.
Del resto il loro ultimo disco, Vertigo Days ce l’aveva ampiamente dimostrato . Lo trovate nella mia personale classifica, e relativa playlist, dei migliori dischi del 2021 a questo link.
Un live che ha alternato i brani di quest’ultima fatica della band tedesca con diversi pezzi del loro ormai vastissimo repertorio. Un’attenzione particolare è stata, ovviamente, dedicata al loro disco più famoso, “Neon Golden”, uscito esattamente venti anni fa.
Foto di Pasqualino Caparello
