Matt Simons, classe 1987, cantautore californiano (direttamente da Palo Alto) con all’attivo 3 album in studio.
L’ultimo album, After The Landside, è uscito a settembre: da qui il tour che martedì scorso ha toccato il Monk di Roma per un concerto decisamente particolare.
In pochi anni di attività, Simons è riuscito ad avere un successo enorme anche in Europa. Sfornando hit come We Can Do Better, scala le classifiche ed è riuscito ad imporsi sul mercato grazie a ritornelli fatti apposta per entrarti in testa e riff accattivanti ad alta caratura commerciale.
Oltre 500 milioni di stream, 10 milioni di Shazam e 100 milioni di visualizzazioni su VEVO: sono numeri importanti, che fanno invidia a molti suoi colleghi sulla piazza da molto più tempo (l’esordio di Matt Simons è del 2010 con l’ EP Living Proof).
Andando a scavare nella sua discografia e vedendolo dal vivo, si scopre che dietro questo artista c’è molto di più che il solito personaggio della west coast.
Si scopre un vero cantautore, un buon musicista e sicuramente un grande frontman, intenso ma allo stesso tempo diretto e immediato.
Riesce a raccontare storie di vita quotidiana con una certa profondità e ha una capacità di scrittura mai banale o riduttiva.
After The Landside è un esempio di tutti questi elementi. Il disco parla della migrazione di Simons da una costa all’altra degli Stati Uniti, dalla California a New York.
Parla di Brooklyn, o meglio parla del cambiamento, di storie d’amore, di perdite e addii e di come questo quartiere newyorkese ha fatto da scenografia e da collante di tutti i temi sviluppati nel disco.
Per quanto riguarda la sua esibizione al Monk, c’è da dire che molto ha influito sulla performance la mancanza di pubblico. Il locale avrà contato poche decine di persone e per una band abituata a tutt’altri numeri non deve essere stato facile esibirsi in queste condizioni.
Il tour di Matt Simons è iniziato a Parigi il 7 ottobre a Le Baule Noire con un sold out e, delle 30 date previste per il mese di novembre nel resto d’Europa, per 10 concerti è già stato annunciato il sold out.
Certo: a Roma di martedì sera non è facile convincere la gente ad uscire per godersi un bel concerto, ma c’è da dire che è stato un vero peccato!
Nonostante tutto, Matt non si è perso troppo d’animo: ha completato la scaletta adattando lo show in una chiave più intima (i fan presenti erano comunque molto partecipi), mantenendo alta la concentrazione e la passione per il suo lavoro.
Ironia della sorte: il sound è stato ottimo e le luci quasi perfette.
Niente bis, ringrazia il pubblico per essere uscito di martedì sera e via con il tour bus verso Vienna.
Ma ora spazio alle splendide foto di Davide, le quali certamente restituiscono meglio l’essenza dell’esibizione.
Foto di Davide Canali