“Diane, dieci e trenta di sera del 26 ottobre 2019. Sono quasi arrivato a Torino, cinque miglia a sud dalla frontiera canavese e due miglia ad ovest dalla frontiera di San Mauro. Diavolo, non avevo mai visto tanti locali in vita mia.”
Sarà che Torino è famosa per il suo fascino esoterico, sarà che gli Est-Egò hanno deciso di rompere il silenzio con l’intro musicale di Twin Peaks (forse un caso, non saprei)…
Varcare i cancelli dei Magazzini sul Po è stato quasi come superare le tende di velluto rosso che conducono alla Loggia Nera.
A distanza di tre anni dal loro ultimo e unico lavoro, i torinesi Est-Egò tornano sul palco per suonare nuovi brani di psichedelia urbana, con una formazione che accoglie per l’occasione Alex Sanfilippo alla batteria.
Psichedelia e chitarrismo dalle sonorità anni ‘70-‘80, di quelle col chorus sparato a palla, in atmosfere eteree e drammatiche, sembra di stare davvero al Bang Bang Bar.
Generatori di magnetismo grazie alle strutture musicali che trascinano al fondo di una spirale di suoni e parole, gli Est-Egò hanno portato la performance ad alti livelli di tensione, per poi esplodere in un finale a forte impatto sonoro.
Un ottimo nuovo inizio che il pubblico dei Murazzi ha apprezzato e promosso a pieni voti, siamo curiosi di sentire le prossime produzioni, magari su disco.
La palette malinconica di colori rimane la stessa ma la temperatura cambia al cambio palco.
Quando i Canarie cominciano a suonare la memoria sonora ci riporta al lido in estate, all’epoca dell’edonismo e degli yuppies.
Radio Tirana trasmetteva musiche balcaniche, Cossiga era il presidente della Repubblica, in Sicilia si combatteva la guerra contro la mafia e l’Italia vinceva i Mondiali.
Siamo negli anni in cui anche i Baustelle attingono a piene mani per raccontare i loro immaginari da sussidiario illustrato della giovinezza, anche se le sonorità di Tristi Tropici sono diverse.
Ascoltare live il primo disco dei Canarie è come leggere un buon libro, coerente e strutturato, che sa trasportarti tra le alte e le basse maree emozionali, scuoterti e scioglierti al sole, per poi infine rinfrescarti tra la spuma delle onde.
Un romanzo scritto e raccontato magistralmente dalla penna di Andrea Pulcini (Persian Pelican) e la voce di Paola Mirabella (Honeybird & the birdies).
La performance di Tristi Tropici non lascia nulla al caso, come ad esempio la scelta di riproporre Summer on a solitary beach di Battiato in chiave nuova e piacevolmente rispettosa dell’originale, tanto che il pubblico è caldo e non ha più voglia di tornare ai 16° umidi del lungo Po e chiede il bis.
La sala è piena per la prima data invernale della rassegna musicale organizzata da B o n s a i, il prossimo appuntamento sarà sempre ai Magazzini sul Po, questa volta giovedì 7 novembre con Cara Calma + I Boschi Bruciano.
Noi di CSI magazine saremo presenti anche questa volta per raccontarvi cosa succede in città.
“Diane, se dovessi capitare da queste parti, ti consiglio di fare un salto.”
di Mattia Muscatello