Review

Fil Bo Riva come cartina al tornasole

Fil Bo Riva Ph. Juliane Spaete

Fil Bo Riva Ph. Juliane Spaete

FIL BO RIVA aka Filippo Bonamici è italiano, anno del signore 1993.

Fil Bo Riva è il figlio unico di un paese, l’Italia, cieco per il 94% dei suoi abitanti. Con tanti fratelli s’intende, quelli che a stento arrivano al 6%, quelli che frequentano locali di nicchia. 

Quelli che vivono lontano da casa, lontano da questo paese.

Fil Bo Riva fa parte di una generazione tanto invocata quanto ignorata.

A chi non è capitato di sentirsi dire voi giovani fuggite, salvo al momento di provarci, di mettersi in gioco, essere completamente invisibili.

Filippo Bonamici è nato a Roma, ma è da Dublino prima e da Berlino dopo che si è imposto al pubblico europeo.

Dopo una doverosa introduzione che va al di là del merito e del contenuto per sottolineare un certo fastidio sempre presente nella società, parliamo di musica. 

Dopo la pubblicazione del suo EP di debutto If You’re Right, It’s Alright, i primi tour live sold out.

Anche per il successo riscosso, la line up è prima passata da solista a un duo con Felix A. Remm, poi a un trio e ad un quartetto.

 

Fil Bo Riva sta tentando di disconnettere tutto questo, per cercare di concentrarsi sulla registrazione del nuovo materiale, immergendosi nel profondo di sé e cercando un modo per stare in contatto solo con la musica.

E con il suo producer Robert Stephenson.

“Se l’EP era la fotografia di un’idea – spiega Fil Bo Riva, quello che stiamo cercando di costruire con l’album è un vero film. È un processo fatto di accumulazione di istanti e sensazioni e, dato che tutti noi abbiamo il culto della forma dell’album, ci stiamo prendendo il tempo necessario per dargli la giusta forma”. 

Un primo assaggio del nuovo lavoro è il singolo Head Sonata (Love Control), un pezzo dalla scrittura potente, pieno di ritmo e di energia grezza, che anticipa la prossima uscita dell’album e mostra un nuovo intrigante modo di usare la voce da parte di Fil. 

Il titolo “Head Sonata” – precisa Fil Bo Riva doveva essere solo provvisorio. Il pezzo è stato costruito intorno a un riff di chitarra suonato da Felix: quando lo sentii per la prima volta mi girò letteralmente la testa e pochi minuti dopo mi ero segnato questo titolo, di cui semplicemente mi piaceva il suono. Queste due parole riuscivano a tradurre l’idea della canzone, così come si era formata nella mia mente. Per qualche mese non ha avuto nemmeno un testo, poi a un certo punto mi è arrivato un lampo di ispirazione: ho scritto anche le parole e la canzone era finalmente realizzata”.

Questo autunno Fil Bo Riva e la sua band apriranno i concerti europei dei Milky Chance, compresa la data italiana del 3 dicembre al Fabrique di Milano, quindi torneranno a Berlino per finire le registrazioni del disco. La band sarà di nuovo in tour in tutta Europa (Italia compresa) la prossima primavera, stavolta come headliner, per presentare dal vivo l’album di debutto di prossima uscita.