“Quasi quasi credevo di morire”, afferma Eliseo Chiarelli durante le riprese della live session in un posto un po’ insolito… su un tetto.
Sicuramente vedere l’antennista sul tetto di fronte ha dato a tutti il coraggio di salire in alto senza questo timore.
Nel video riproduce, “La nostra umanità”, accompagnato dal percussionista Giuseppe Pio Fiorita, un brano tratto dal suo album “Un po’ d’amore, un po’ di rivoluzione (male la prima)”.
Facciamo qualche passo indietro. Chi è Eliseo Chiarelli. E’ un giovane crotonese che sogna, pensa e riflette e con le note esprime ciò che sogna, pensa e su cui riflette.
Marta: Come inizia il tuo percorso musicale?
Eliseo: Devo sicuramente il mio background musicale in primis ai miei genitori che già dall’età dei 6 anni mi hanno iscritto a scuola di musica, dove ho imparato il pianoforte. Da ragazzo poi ho imparato anche la batteria grazie alle lezioni di Davide Calabretta e due anni fa ho iniziato a suonare autonomamente la chitarra, ritenendola la base musicale più versatile per la scrittura dei miei testi.
Marta: Descrivi il tuo album con tre aggettivi…
Eliseo: Romantico, rivoluzionario e… indipendente. Romantico e rivoluzionario per le tematiche principali dell’album, indipendente perché ho registrato tutto da solo, motivo della parentesi nel titolo (male la prima).
Effettivamente l’amore è quasi sempre alla base di tutte le opere, musicali e non, e se ne parla nella maggior parte dei pezzi dell’album.
Di rivoluzionario vi sono brani le cui tematiche presentano sfumature sociali come “Penso” e “La nostra umanità”. Entrambe sono riflessioni sul mondo, sulla società e sull’egoismo, soprattutto in Penso “Penso… che alla fine le cose materiali ci fanno stare bene e della pace nel mondo cosa ce ne viene?”.
In la nostra umanità, invece, oltre ad una negativa constatazione c’è un qualcosa che somiglia ad un velo di speranza “prima o poi cambierà questa nostra umanità fatta di guerra e inciviltà”.
Sull’aspetto sentimentale si spazia un po’ di più. Eliseo sfiora un vasto ventaglio di sentimento quindi non si parla di amore come Eros. Ad esempio “Sognare” e “Dio non esiste” sono brani sul sentimento del rimpianto.
In “Tutta colpa di Brunori”, sottolinea la figura dell’omonimo cantautore come sua grande fonte di ispirazione. “Non l’hai deciso te”, brano che, dice Eliseo, lo fa sempre rabbrividire mentre canta è incentrato sulla paura angosciante di perdere qualcuno.
Alcune nascono durante la tratta Crotone- Cosenza per andare all’università: il “Viaggio”, infatti, è la ballata dei pendolari, che non fuggono via dalla propria città perché fondamentalmente ci stanno bene e la lasciano a malincuore, anche se consci di ritornarci per il fine settimana.
Anche catene da neve nasce “on the road”…to Cosenza e qui ritorna Eros: “come catene da neve camminiamo sempre in coppia, chiusi nel cofano sempre insieme”.
Per concludere, con “Nuvole” i sentimenti esplodono più che mai.
Si parla della potenza e del senso di sbigottimento che un sentimento può provocare “Fuori piove, dentro c’è qualcosa che non va… fuori è sole, dentro c’è qualcosa che non va”.
Nuvole è un pezzo che si è praticamente scritto da solo, infatti il giovane cantautore afferma che se non piace non è sicuramente colpa sua perché non l’ha mica scritta lui.
Live session a cura di Vincenzo Belvedere, Saverio Martino e Daniele Sorrentino