La cosa migliore che potrebbe capire ad un concerto a Milano, è la sensazione di trovarsi altrove.
Al Bar Blanco di Milano, vedendo camminare la Croce Atroce da una parte all’altra dello spazio esterno, salutando tutti e baciando i più fortunati. Non eravamo più a Milano, eravamo in un film di fantascienza degli anni Settanta, dove convivono capelli colorati e meravigliose zeppe improbabili.
Questa sera la Croce Atroce, anima del Toilet di Milano e drag fuori dagli schemi, presenta finalmente dal vivo il suo nuovo disco Anna Piaggio. Si tratta di un disco che è nato subito dopo il primo esperimento musicale che aveva portato alla pubblicazione di Alda Merinos, il disco di debutto.
Come Alda, anche Anna parla della vita degli autori, del mondo arcobaleno, di cultura rainbow, di diritti civili e rapporti umani.
Il titolo “Anna Piaggio” è un divertissement che continua a rimandare al mondo drag ma questa volta cita Anna Piaggi, iconica giornalista, scrittrice e teorica del fashion internazionale che, per cultura ed estetica, rimane uno dei riferimenti fondamentali per la Croce Atroce.
Un microfono, una cassa all’interno del bar e una console. Quello della Croce Atroce è un mondo semplice che richiama un brusìo di chiacchiere alcoliche, che seguono con lo sguardo fisso la Croce Atroce, ondeggiando al suo irresistibile L’amour bonjour.
La Croce Atroce, che probabilmente anche i musicofili più attenti non avranno conosciuto prima della pubblicazione del disco di debutto, nonostante Milano abbia più volte ospitato la sua personalità e iniziative esuberanti.
La Croce Atroce, madrina di queste parti, è uno dei personaggi underground di cui più ci dovremmo vantare, in questa città quadrata e ossessionata dall’apparenza: qui l’apparenza è eccesso, e più sei eccessivo più il quartiere di Porta Venezia sarà ben lieto di accoglierti.
I motivi mi hanno reso felice di vedere la Croce Atroce dal vivo? Che si può essere bellissimi anche con delle calze arancioni fosferescenti, che qui sembrano conoscersi tutti e volersi tantissimo bene, che anche un concerto “finto” e cioè con una base che invade tutta la scena, può rivelarsi un ottimo live, con la giusta dose di carisma, che con il disco Anna Piaggio l’estate non finirà mai davvero.
Oggi a Porta Venezia, durante l’invadente settimana della moda, il bar Blanco è sembrato una piccola oasi felice dove si conoscevano ed amavano tutti. Da ripetere!
di Smoking Area
foto di di Simone Pezzolati