Se i Black Keys, The White Stripes e Royal Blood (o anche i Public Service Broadcasting prima cominciassero a presentarsi in tre senza preavviso), vi hanno sempre affascinato, questa playlist sulla vita di coppia musicale potrebbe fare al caso vostro.
Siamo andati a scavare nell’underground italiano (perchè parlare di Paola e Chiara sarebbe stato fin troppo facile) alla ricerca di 10 nomi di band formate da soli due persone, dall’elettronica al jazz-core, un paio sono così di nicchia che devono ancora pubblicare qualcosa e ve le stiamo segnalando in anteprima assoluta.
Voce e diavolerie elettroniche. I Pentothal sono un duo palermitano di cantautori electro-pop, di quelli che ti fanno ballare anche su parole tristi.
Cinici, con infiniti riferimenti intellettualoidi (davvero tanti per essere così giovani) trascinanti, dark, unici. Se Cosmo vi piaciucchia ma lo trovate troppo pacchiano, li adorerete.
Se pensate che tutta la nuova ondata di synth-pop italiano sia del tutto priva di contenuti, vi innamorerete. Il loro debut EP praticamente autoprodotto s’intitola “Super Cinico Club”, per tutti i malinconici a cui piace anche ballare, per tutti quelli che fanno sempre chiusura e si ritrovano da soli.
Parlare degli Zeus! è piuttosto complicato. Ma mettiamola così, immaginatevi una serata al Cox di Milano, che fuori fa freddissimo e dentro un caldo assurdo, uno di quei concerti che non inizia mai finchè finalmente, a mezzanotte e mezza, inizia e tutti sono già esausti e sudati.
Basso e batteria, post-hardcore. La classica musica da mal di testa: non mischiate alcolici prima di ascoltarli, non state troppo vicini al palco, attrezzatevi con i tappi per le orecchie e idratatevi come si deve.
Chiara e Camilla da Milano. Uno di quei gruppi che non si ha bene la percezione di quanto siano grandi al di fuori della loro città.
La loro particolarità è saper fondere l’elettronica con i canoni del pop, un pronuncia inglese credibile (che non è poi così scontata) e un’attitudine particolarmente rock. Un progetto che, nel migliore dei mondi possibili, ci invidierebbero anche all’estero.
Per tutti i frequentatori del Biko, per chi ha nostalgia dei 2Pigeons (se ve li ricordate, allora eravate già sul pezzo ben dieci anni fa). Un mix unico di generi per chi non sa decidersi su cosa ascoltare.
Piccola chicca di questa playlist. La voce white-soul di Clio e il violino di Maurice (che abbiamo già visto in giro come Martin Nicastro dei Pashmak), solo due elementi che, come dimostrano gli unici due video live per ora pubblicati e varie testimonianze di amici di amici che hanno avuto la fortuna di vederli dal vivo, bastano e avanzano per un sound da brividi.
Per chi vorrebbe che James Blake si desse al minimalismo, per chi ama i baretti silenziosi e le atmosfere acustiche.
E a proposito dei Pashmak, la voce dei Pashmak Damon Arabsolgar ha un altro side-project, un duo voci (cantano entrambi), synth e batteria.
Per ora una manciata di brani in un EP e qualche live (parecchi anche all’estero, in effetti) che ogni tanto spunta sui loro social, più che un live offrono un rituale pagano, viscerale, trascinante, da brividi.
Dall’elettronica al jazz, senza nessun vincolo. Per chi ama le trance musicali e perdersi nei localini di tutta Europa.
(il primo singolo “Slick Lies” esce il 15 febbraio)
Prendete il meglio dei Royal Blood, The Kills, Blood Red Shoes, mischiate tutto con un po’ del cult underground italiano contemporaneo dai The Gluts, o magari anche francese dai Vox Low e Jessica93, trapiantate tutto nel cuore di Cantù in Lombardia e avrete così nuovo promettente progetto italiano su cui buttare gli occhi nel 2019.
“Shadows” sarà il loro debut EP, prodotto da Davide Lasala presso l’Edac Studio (Giorgieness, Edda, Nic Cester…) ed è in uscita il primo marzo. Avete già segnato tutto in calendario?
Duo genovese che possiamo classificare nello strano e ampio genere del rap: lui è il classico rapper con il cappellino, lei, una voce da paura, è la Fergie che in l’Italia non avrebbe mai sperato di avere.
Il loro debut album “Crystal Ball” è come passare un pomeriggio estivo su Italia Uno, per chi non è più abituato a guardare la tv: una carrellata frenetica di immagini, riferimenti pop e feat. di tutto rispetto, tra cui il singolo “Fossili” che vanta una collaborazione con Dutch Nazari.
Per tutti quelli con la sbronza allegra, i sentimentali che rimangono felici e i fan di Alberto Angela.
It-pop da Centocelle, Roma.
Quello che sembra un tipico synth-pop di nuova generazione, di quelli che “oh ma sono tutti uguali”, nasconde in realtà dei bei contenuti, storie di mancanze ed alcolismo.
Per ora piuttosto sottovalutati, il motivo potrebbe essere proprio questo che, a meno che non vi si ponga attenzione al testo, potrebbero confondersi in questo marasma di bulimia di pop italiano. Quindi, chiudete gli occhi, un po’ di attenzione e concentrazione, e lasciatevi conquistare.
Per tutti gli amanti delle serie televisive, quelli che non escono mai di casa, e i single non per scelta.
Sì dai, li conosciamo tutti dai tempi di “Vacca Boia” e la loro partecipazione ad X-Factor. Il cosa è successo dopo non è ben chiaro a tutti, probabilmente neanche a loro.
Gli ingredienti che li rendono indimenticabili sono: l’aria da bravi ragazzi, le camicie da songwriter folk, una capacità di scrittura invidiabile, un senso dell’umorismo liceale che alla fine ti prende e ti conquista.
Probabilmente hanno un nuovo album in arrivo, conviene rispolverare il repertorio!
E a conclusione della lista, vi segnaliamo questo eccentrico e misterioso duo elettronico della provincia di Milano che uniscono un attitudine da nerd della chip-music a quella di chi è cresciuto a pane e Blink 182.
Suonano un po’ proprio come i Public Service Broadcasting, però questi sono veramente pazzi e non portano il cravattino.
Uscito il loro primo singolo e noi non vediamo l’ora che chiunque possano ascoltarli senza passare dai concertini di provincia.
di Smoking Area