A raccontarci la battaglia del groove sono i “soldati di Bruno”. Parliamo sempre di cookies, di musica indipendente e di Crotone.
Ospiti al Columbus Bar questa volta sono stati Bruno & The Souldiers, un frizzante gruppo di Soverato, in provincia di Catanzaro, che ha coinvolto tutti con il suo ritmo ska, macchiato di soul (motivo del gioco di parole nella scelta del nome Soul-diers).
Bruno Pittelli è il padre fondatore di tutto, del gruppo, dei testi e della musica. Tutto nasce dopo il 2014 da una sua idea. Inizialmente, dopo aver scritto alcuni testi aveva un progetto musicale personale che si chiamava appunto Bruno. Subito dopo ha iniziato a coinvolgere e trascinare nel suo ritmo Carlo, il bassista, poi Giorgio, il batterista e Vito, il tastierista e il progetto ha iniziato a prendere piede.
Quello che conta per Bruno & The Souldiers è il ritmo, che non dev’essere confuso assolutamente con il suono. La ricerca del groove motiva dunque la scelta di avvicinarsi al reggae.
Oltre al ritmo anche le tematiche a sfondo sociale sono protagoniste dei suoi testi, ma senza cadere nel punk. Ecco perchè sceglie di fare ska.
E’ fondamentale, afferma l’artista, rendere la musica leggera e coinvolgente indipendentemente dal fatto che possa trattarsi di canzoni d’amore, contro la guerra, ecc…
Nel disco Kingston funny crime, ad esempio, i testi parlano di razzismo e antifascismo, ad eccezione di un brano, omonimo al disco, che tratta la fine dei rapporti e la distruzione dei sentimenti.
Particolare è la scelta da parte del musicista calabrese di scrivere e cantare in inglese, indice appunto del suo animo “black”. Eccezione fatta per l’ultimo pezzo il cui video, girato a Lamezia Terme, uscirà l’8 settembre. Sarà il primo brano scritto in italiano che ha come oggetto l’immigrazione e con essa la relativa speculazione e il giro di denaro che ha il potere di annichilire l’umanità.
Sicuramente rendere orecchiabile i mali della società è un’opera d’arte e il nostro artista Bruno Pittelli sta facendo un lavoro degno di nota. Con la forte speranza di potersi espandere a macchia d’olio intanto in tutto il territorio calabrese e poi andare oltre. Era infatti la prima volta che il gruppo si esibiva a Crotone e l’artista si è ritenuto soddisfatto della risposta da parte del pubblico che si è lasciato coinvolgere ballando tra i tavoli del columbus bar a suon di ska.
Dopo aver prima ascoltato e poi letto è arrivato il momento di osservare i momenti colti e immortalati dalle foto di Aurelièn Facente.