Beh, che anno è stato dalle vostre parti? Qui non è stato poi così male e tutto sommato posso ritenermi soddisfatto.
Certo, le sfighe epocali, le sveglie che suonano quando non vorresti e ti fanno alzare già con la bava alla bocca, i conti, le bollette, le intossicazioni alimentari, cose che comunque capitano un po’ a tutti e, anzi, può succedere di molto peggio nella vita, quindi sono contento di questo 2019.
Premesse a parte (un po’ per allungare il brodo, diciamocelo), compaio una volta al mese su Casa Suonatori Indipendenti per un unico e specifico motivo: consigliarvi dei dischi che, secondo me, meritano un’attenzione maggiore rispetto ad altri.
Qualche puntata fa a To Tape ho avuto ospite Giuseppe Civati, con il quale abbiamo parlato della casa editrice People, di cui ne è parte, diventata anche People Records.
Il disco d’esordio della “etichetta editrice” è I Racconti delle Nebbie, progetto nel quale Paolo Benvegnù musica i racconti di Nicholas Ciuferri; non solo un disco ma anche un libro arricchito dalle illustrazioni di Alessio Avallone. Sicuramente non il classico prodotto musicale ma qualcosa di più che può arricchire la vostra discoteca.
Il mese di dicembre lo ritengo sempre un momento a sé nell’anno e così anche gli ascolti che ho prendono delle strade diverse rispetto alle solite, virando verso ascolti che hanno l’influenza (etcì!) del Natale, perché non sono un Grinch e sì, il Natale mi piace.
Il mio disco per antonomasia da ascoltare in questo periodo finale dell’anno è Songs of Leonard Cohen di Leonard Cohen, pubblicato nel mese di dicembre ma nel 1967.
Lo so che molti grideranno allo scandalo perché “Dai, ma Leonard Cohen lo conoscono tutti!”, e invece no, tantissimi non lo conoscono ed è veramente un peccato, per loro, non farsi abbracciare dal calore delle canzoni di Cohen, dalla sua poesia e dal suo charme da zio un po’ bohémien che tutti quanti vorrebbero avere al cenone di fine anno.
Per restare in tema, l’australiana Courtney Barnett ha da poco pubblicato un disco, MTV Australia Unplugged Live In Melbourne, che contiene tutto il suo concerto andato in onda il 22 ottobre per la storica emittente musicale.
Un live molto minimale ma carico di emotività e carattere, specchio delle caratteristiche principali di questa giovane ragazza australiana dalle forti doti artistiche. Uno dei brani, manco a farlo apposta, è la straordinaria cover di So Long, Marianne di Leonard Cohen; roba da far venire i brividi.
Per questo mese facciamo solo tris per non farvi fare troppa indigestione e perché questi tre dischi hanno bisogno di essere assaporati per bene e con calma, che l’ansia di fine anno già basta da sola, la musica dev’essere un piacere non una corsa a perdi fiato. E buon anno.