Ufficiale: il virus della cumbia ha contagiato la Capitale.
Già da qualche tempo la cumbia invade i locali e i festival romani, con concerti e dj set che attirano sempre più ascoltatori. Ma domenica sera un ritmo latino, caldo e contagioso ha invaso l’ultima serata del festival ArdeForte, con i concerti di Los Tres Saltos, Cacao Mental e Istituto Italiano di Cumbia.
A salire per prima sul palco è proprio la band romana, nata negli spazi del CSOA Spartaco e dallo scatenato gruppo di murgheri dei Los Adoquines. Un vero e proprio concentrato di carica che scalda il pubblico fin dalle prime note.
Dalle cover, come Linda Flor della mitica Balvina Ramos, ai brani del loro ultimo album Risacca i pirati metropolitani, come amano definirsi, portano sul palco un sound che ha il sapore e il calore del sud America. I testi, per la maggior parte in italiano (grande plus!) parlano di lotta e di resistenza, come Cumbia Tres e Antropical, ma anche di festa e spensieratezza, come Ipa Opa Pils, elogio alla birra. Claudia, frontwoman del gruppo, è un concentrato di passione e carica. La sua presenza sul palco trascina il pubblico accompagnata da Eleonora, altra voce, capace di far ballare anche il più pigro degli ascoltatori.
I L3S lasciano poi la scena ai bravissimi Cacao Mental, gruppo italo-peruviano che propone una cumbia elettronica, poderosa, psichedelica e viscerale. Kit Ramos affascina fin da subito con la sua voce potente, fra brani tradizionali, come il secolare El Pescador di José Barros, e ritmi europei super glam. Il live ci regala i pezzi migliori del loro album appena uscito, Para Extranas Criaturas, un lavoro che stupisce a ogni brano, data la varietà degli stili. Tingo Maria, ispirata all’omonima città natale di Kit, emoziona. Candela scuote i corpi e fa ballare tutta la platea. Impossibile stare fermi!
Il concerto culmina con l’entrata, in mezzo al pubblico, dell’Istituto Italiano di Cumbia, per l’occasione in versione all stars, con la vera chicca della presenza di Ramon (Bandabardò) polistrumentista di grande esperienza.
Capitanati dall’ideatore Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, rivediamo in scena tre esponenti dei L3S e i Cacao Mental, insieme al producer Malagiunta e altri.
L’Istituto sigla il definitivo approdo della cumbia in Italia e ne mostra le sue molteplici facce: guiro e bombo con platillo si affiancano alla tromba di Stefano Iascone, già Roy Paci & Aretuska, polistrumentista d’eccezione e fondatore dei Cacao Mental, e ai suoni elettronici e digitali, in una mezcla selvaggia e futurista.
Un live dall’alto contenuto artistico, accompagnato da alto tasso di sudore del pubblico che ha ballato dall’inizio alla fine in un vortice di energia ancestrale irresistibile. A tutti gli artisti il merito di aver diffuso un sound decisamente nuovo, con il coraggio di sperimentare al di là dell’ovvio e delle mode del mercato. Per riprendere le loro parole: si lo puedes escuchar… vien a bailar!
È la cumbia, baby!
Veronica Boggini