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L’estate romana si infuoca con ArdeForte

ArdeForte

ArdeForte Music Festival è un festival di musica dal vivo inserito nel circuito di eventi dell’Estate Romana.

ArdeForte terrà dal 11 al 22 luglio nel parco del Forte Ardeatino, uno dei quindici “fortini” costruiti tra 1877 ed il 1891 intorno alle mura aureliane per difendere Roma.

Il Forte Ardeatino, ora adibito principalmente a parco pubblico, si trova nell’VIII municipio, a sud di Roma in un’area chiamata Roma 70.

Conosco poco di questo quartiere,  nonostante ci vivo da tre anni. Mi sono incuriosito e sono andato a farmi una chiacchierata con due degli organizzatori di ArdeForte: Francesco e Nicola.

Ci sediamo ad un tavolino del Barcellona Caffè, un piccolo locale che sembra fare da guardaspalle al Forte e, che a quanto pare, è un’istituzione da queste parti e tappa fissa per i giovani della zona. Un punto di riferimento per la movida: “E’ quasi la piazza del quartiere, “la piazza che non c’era” come racconta Francesco. Davanti ad una birra iniziamo a parlare del festival.

Raccontatemi un po’ di come nasce l’idea di questo progetto?

Francesco: Il progetto nasce circa un anno e mezzo fa quando abbiamo unito le forze di diverse realtà – associazioni, società ecc – con l’obiettivo di fare un evento di Estate Romana. Volevamo creare un evento con musica dal vivo qui a Roma 70. In questo quartiere l’offerta attuale in termini di intrattenimento è data dal Barcellona caffè che è uno dei partner di ArdeForte, da Nessun Dorma che tradizionalmente organizzava il Roma70 Live e Memetika S.r.l. che nasce proprio funzionalmente al progetto stesso come società di organizzazione di eventi per dare anche un indispensabile supporto amministrativo.
Sono le idee a fare da traino a tutto il progetto, sono uno degli assi portanti di ArdeForte. Un progetto che non si sviluppa con una struttura organizzativa come quella per esempio di una start up. Lo portiamo avanti tramite un collettivo fatto da tante persone, da tante teste diverse, da tanti punti di vista che poi devono trovare una sintesi. Oltre che mettere insieme le idee o farne la somma, stiamo facendo un percorso  – magari questo è più interessante per noi che per il pubblico che poi ci segue – quasi di crescita nel tentativo di trovare sempre una mediazione, una negoziazione, discutere magari ore ore di cose che da soli si potrebbero decidere in 5 minuti.

Ok ma come avete trovato le risorse e le concessioni per mettere su un Festival di questo tipo?

Nicola: Abbiamo risposto al bando di EstateRomana. Un bando che di fatto ha favorito le periferie. C’è stata una spinta a decentralizzare l’estate romana (ndr: tradizionalmente gli eventi dell’Estate Romana avvengono principalmente nelle zone centrali della città) con una graduatoria che viene costruita appositamente distribuendo gli eventi dentro i municipi e favorendo come punteggio i progetti che valorizzano territori, le periferie che prima non erano mai state coinvolte nell’offerta dell’Estate Romana.

Francesco: Il nostro progetto sembrava proprio pensato per questo bando: c’è la valorizzazione della periferia, c’è la rete territoriale, ecc. Noi non ci siamo limitati a queste 3 entità organizzatrici ma abbiamo coinvolto più di 20 partner culturali. Abbiamo creato una rete di realtà che operano veramente sul territorio per cercare di migliorarlo. Tra questi il Comitato di quartiere di grotta perfetta è un partner con la P maiuscola. Quando parliamo di riqualifica delle aree verdi loro sono proprio attivi in questo. Un altro è il Progetto Forti. Da un punto di vista logistico organizzativo voglio nominare anche il Centro sociale la strada non tanto come struttura, ma proprio i ragazzi che, come componenti del collettivo, ci hanno aiutato tanto a livello pratico con la loro esperienza.

Prima di passare alla musica parlatemi un attimo della dimensione sociale:  cioè, se da una parte il festival nasce per proporre una nuova offerta di intrattenimento, dall’altra vuole anche essere anche uno “spazio” (non solo fisico) per la sensibilizzazione sulla cura e la manutenzione del parco. Giusto?

Francesco: Esatto! Uno dei nostri obiettivi è quello di portare la cittadinanza ad attivarsi. Prima di tutto riportare la cittadinanza dentro il parco vuol dire già automaticamente aver riattivato il parco per la cittadinanza. Poi c’è anche un altro discorso: quel parco non è vuoto solo di attività, è proprio vuoto! Non è utilizzato nemmeno per le cose più ovvie per cui serve un parco: andarci a correre, andarci a leggere un libro, fare ginnastica, portare il cane o i bambini al parco giochi. O anche soltanto fare una passeggiata serale non è possibile. Non c’è illuminazione. Sedersi su una panchina è problematico perché sono fatiscenti. Sdraiarsi sull’erba è impossibile perché l’erba è alta due metri. E stiamo parlando solo della parte aperta, perché poi il Forte stesso è interdetto. Può essere anche pericoloso: quel posto è chiuso perché il Forte Ardeatino non è mai stato pulito, mai messo in sicurezza. Per questo non è accessibile. Questo impedisce l’utilizzo dell’80% del parco, quello che rimane è la cintura esterna.

Nicola: Tutte queste cose ci hanno spinto a pensare di poter attivare un circolo virtuoso di persone che vengono con la scusa del festival e poi vedono lo stato delle cose. Se i singoli cittadini desiderano utilizzare questi spazi iniziano a chiedere alle istituzioni di investire: Perché, al di là della piccola manutenzione ordinaria – che va fatta e non viene fatta – c’è anche da investire una cifra considerevole per la bonifica. Parliamo di circa 11 ettari di parco. C’è inoltre una questione culturale perché  – come si è visto dall’esperienza di altri forti – se il Forte venisse riaperto sarebbe uno spazio che potrebbe essere utilizzato per qualsiasi altra esigenza culturale.

Ok passiamo alla musica e all’edizione di quest’anno.

Nicola: Se parliamo di musica devi tenere in considerazione che non ci siamo focalizzati solo sui nomi dei big che saranno ospiti a luglio. Nel corso dell’anno non abbiamo lavorato solo sull’organizzazione di questo, ma anche “Arderemo” il contest  per gruppi emergenti che si è tenuto in queste settimane. L’idea del contest è nata per accompagnare la crescita del festival dal punto di vista musicale.

Francesco: Avendo lavorato con la musica nel corso degli anni – chi con Roma70 live, chi come noi qui a far suonare ragazzi più piccoli – volevamo dare continuità a questo tipo di impegno. E far conoscere il festival anche durante l’anno.

Finora abbiamo parlato di una dimensione piuttosto locale. Ma il festival di luglio mira ad un pubblico più vasto e a posizionarsi al pari di altri festival di portata nazionale con ospiti internazionali.

Nicola: Per quanto riguarda la popolarità del Festival abbiamo anche scelto consapevolmente di includere vari generi. Volevamo che il festival fosse multigenere a 360 gradi.  Ci sarà la serata rap, la serata indie, quella rock, quella balcan ecc.

Francesco: Devi tenere in considerazione che per alcuni gruppi più famosi o esposti non è così facile convincerli a venire ad un Festival così giovane e gratuito.

Ecco, piccolo particolare ma poi non così piccolo: a differenza di altri festival (non solo romani) il vostro è completamente gratuito….

Francesco: Esatto! In questo primo triennio del progetto stiamo lavorando per un festival totalmente gratuito. Ma non stiamo lavorando solo sull’organizzazione del festival. Stiamo lavorando anche su come reperire tutto il guadagno economico che ci serve per sostenere il festival. Essendo neonati e visto che non girano tanti soldi in questo preciso momento storico, tutto il profitto è quello che riusciamo a creare da soli senza far pagare il biglietto per gli spettacoli.

Nicola: L’idea di organizzare un festival gratuito è stata una nostra scelta. Come nella prima edizione, è gratutita tutta l’offerta musicale e anche gli spazi per i partner. Con tutte le difficoltà che ne derivano nell’organizzare un festival di questa portata. Inoltre il discorso della gratuità e del palco multigenere del festival sono elementi collegati. Contribuiscono a creare l’atmosfera di festa di quartiere, di estate romana, di un bel clima. Senza trovare le transenne, la security che ti controlla e ti chiede il biglietto, ecc. Volevamo creare un contenitore variegato,  rivolgerci a più generazioni e a un pubblico eterogeneo.

ArdeForte

Eterogeneità, gratuità e popolarità quindi. Avete già in testa una stima dei partecipanti?

Francesco: La scorsa estate abbiamo avuto su 4 giorni 10mila passaggi. Però l’anno scorso era l’anno zero. Inoltre per motivi legati all’amministrazione abbiamo avuto molto tardi le autorizzazioni. Quest’anno vogliamo recuperare quella soglia e andare oltre. Ci aspettiamo più persone.

 

LINE UP:

  • 11 luglio. Coro Musicanova / Coro giovanile Diapason / Notevolmente
  • 12 luglio: Dubioza Kolektiv / Maleducazione Alcolica
  • 13 luglio: ROS / Sick Tamburo
  • 14 luglio: Beer Brodaz / Lennon Kelly
  • 19 luglio: LUCCI / Gemello-Trucecklan
  • 20 luglio: The Zen Circus / Lucio Leoni
  • 21 luglio: Borghetta Stile / Inna Cantina Sound
  • 22 Luglio: Cacao Mental / Los3saltos /Istituto Italiano di Cumbia