Mi mancava un disco spudoratamente e sfacciatamente rock n’ roll.
Questo ho pensato quando a fine anno ho fatto un bilancio sugli ultimi dodici mesi, come spesso tanti si trovano a fare, e sono arrivato ad una personale analisi sulla produzione musicale del 2018. Poi è arrivato in redazione “Before The Stone”, il disco d’esordio dei Road Of Kicks.
In 11 tracce i Road riescono a distillare quel rock anni Settanta ormai perduto tra gli scaffali pieni di vinili dalle copertine ingiallite.
Immaginate di essere ad un mercatino delle pulci e di scartabellare tra gli scatoloni di un banco che espone il cartello “vecchi dischi in offerta”. Se siete fortunati – in mezzo all’ennesimo disco di Diana Ross – troverete anche una versione originale di Fireball dei Deep Purple, magari con la copertina rovinata e il lato B completamente graffiato. Oppure potreste trovare una ristampa di Cosmo’s Factory dei Creedence Clearwater Revival. O magari il disco d’esordio dei Black Sabbath. Ecco: non vi stupite se lì in mezzo alla polvere troverete anche questo disco.
“Before The Stone” è l’esordio discografico dei Road Of Kicks. Il disco uscirà domani. Si tratta di un’autoproduzione italiana di quelle che non ti aspetti. Un album con chitarre graffianti tanto quanto è graffiato il lato B del disco sopra citato, chitarre che disegnano virtualmente riff essenziali – ma mai banali – e assoli grezzi.
Troverete un po’ di tutto in questo disco: dal country ad accenni di blues passando dal rock psichedelico al southern.
Fuori dal mondo musicale italiano e quindi decisamente fuori moda, ecco a voi Before The Stone.