Sabato 14 aprile saremo anche al Monk Club per seguire il live di Alfa Mist con l’obiettivo del nostro Riccardo Pani.
Alfa Mist, venticinquenne originario di Newham, East London, che, dopo aver cominciato la sua carriera musicale come un producer grime è arrivato a una miscela di jazz, hip hop e soul che lo sta facendo sempre più apprezzare da critica e pubblico.
Grazie alla carriera di produttore grime – il rap londinese hardcore e di pancia – con varie escursioni nell’hip hop più classico, Alfa Mist, ha campionato dischi di jazz, world music e colonne sonore cinematografiche appassionandosi a tutta questa musica e perfezionando, in parallelo, le sue doti al pianoforte, strumento che ha imparato a suonare da autodidatta. Una volta unite tutte queste inclinazioni, ha trovato un suo sono in cui accosta armonie jazz melanconiche con hip hop e soul d’autore e qualche eco cinematografico.
Antiphon, il suo ultimo lavoro, è un disco reato a partire da alcune conversazioni con i suoi fratelli, il disco rispecchia in pieno il suono di Alfa Mist: jazz dalle atmosfere calde, notturne e riflessive con influenze che arrivano direttamente dal versante alternativo di soul e hip hop.
In apertura La Batteria, band formata da veterani della scena musicale romana più trasversale, un’esperienza evento tra passato e futuro, per scrivere un altro capitolo della nuova produzione contemporanea italiana.
Uniti dal comune amore per le colonne sonore e le sonorizzazioni italiane degli anni ’60 e ’70, i quattro componenti de La Batteria sono veterani della scena musicale romana più trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia), al pop (Otto Ohm, Angela Baraldi), al jazz sperimentale (I.H.C.), al hip hop (La Comitiva, Colle Der Fomento) fino alla world music (Orchestra di Piazza Vittorio).
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