La primavera è finalmente arrivata e 100.000 persone sono in viaggio nel deserto della California per l’edizione del Coachella Valley Music and Arts Festival 2017. Oltre ai top della musica mondiale, l’evento è diventato noto come una vetrina per alcuni dei migliori artisti, designer e architetti.
Iniziamo con Chiaozza Garden, un’ installazione composta da più di trenta piante, quasi come un miraggio, un’ allucinazione di oggetti molto consistenti. Enormi e colorate sculture in stucco, un bagno visivo come isole traballanti e una serra piena di piante immaginarie. Un giardino galleggiante dove perdersi e riposare ma nello stesso tempo essere eccitati con ciò che ci circonda.
In Crown Ether di Olalekan Jeyifous, una composizione di alberi, che diventano colonne, si alza verso il cielo, esplorando la “relazione tra terrestre e sublime”. Un lavoro che cerca di conciliare l’esigenza di spazio e il suo spostamento. L’installazione per Coachella è una casa sull’albero, un edificio irraggiungibile sostenuto dal paesaggio.
Is This What Brings Things Into Focus? di Joanne Tatham e Tom O’Sullivan, artisti con sede nel Regno Unito creano sculture di animali giganti. Sono elefanti? Oppure unicorni? Il loro scopo è quello di invadere ogni immagine del Cochella, costringendo i partecipanti a riconoscere quello che stanno cercando di catturare.
In Lamp Beside the Golden Door dell’artista brasiliano Gustavo Prado, troviamo migliaia di specchi arrotondati a angoli simultanei per creare una torre di luce che cattura frammenti, con lo scopo di trasferire l’isolamento di un selfie in un’ esperienza collettiva. Un auto riflessione per Prado, un’ installazione dove gli spettatori attirati dalle finiture lucide della scultura troveranno i loro volti tra gli altri, mandando in frantumi l‘illusione di un’identità fissa. Essa comprende i cambiamenti di luce durante il giorno, un paesaggio molto grande ma soprattutto un infinità di persone che si sovrappongono l’un l’altra quando si avvicinano.
The Antarctic Powered è una cupola gigante, un’ esperienza audiovisiva e sensoriale di 8 minuti a 360 °, dove i partecipanti vengono catapultati in un mondo psichedelico ispirato al deserto e all’ anatomia umana. Creato in esclusiva per Coachella, Obscura Digital alimentata da tecnologie HP è un viaggio attraverso il tempo, lo spazio e la coscienza.
Sul palco un’ infinità di luci, colori e forme .
Hans Zimmer con un live che ci lascia senza fiato e un visual fatto di forme e luci psichedeliche perfettamente in linea con la bomba sonora della loro performance. Problemi tecnici e polemiche hanno arricchito il live dei Radiohead, ma il nostro interesse cade su ben altro; luci blu e bianche, e forme ben definite si sovrappongono alle riprese istantanee di Idioteque. I Phantogram, in abiti total black, sul palco con un visual fatto da immagini stilizzate in bianco e nero che fanno da cornice a Run Run Blood. Bizarre Love Triangle dei New Order ci stringe il cuore, forse il visual più bello, ma non tocca a noi giudicare. Un’ infinità di luci, forme geometriche e colori danno vita a un viaggio sensoriale.